Trama Le case degli altri
Vive in un mondo tutto suo, isolato dall’universo che lo circonda Jacob Hunt. Il perché sta nella sindrome di Asperger che lo affligge da quando è nato. “Le case degli altri” racconta la storia di un adolescente autistico, un piccolo genio della matematica che si scontra con la sua malattia ogni giorno, quando va a scuola e parla con i suoi compagni, gli insegnanti e persino all’interno della sua famiglia. Nell’ultimo libro firmato da Jodi Picoult la quotidianità di questo ragazzo procede comunque senza intoppi, descritta con la sofferenza e allo stesso tempo la voglia di essere uguali agli altri di chi vive l’autismo con consapevolezza. La trama gialla e seducente dell’omicidio non poteva però mancare in un romanzo di Picoult, infatti tutto finirà a rotoli quando l’insegnante di Jacob viene trovata morta dentro casa. Tutti sospettano di Jacob, lui è l’unico che, così chiuso in se stesso e in una vita programmata nei minimi particolari, potrebbe scivolare in un gesto tremendo, preda di un momento di follia. Il ragazzo così si trova solo, ancora di più di come solitamente lo è nel suo guscio di perfezione, di numeri che coincidono, di gesti ripetuti ossessivamente per regalare attimi di serenità. Nessuno sembra essere però veramente amico di Jacob, neppure suo fratello Theo, che da adolescente normale si sente privato delle attenzioni dei genitori che vanno tutte per il più debole, “l’anormale” della famiglia. Così Theo comincia a spiare la vita degli altri, a guardare nelle case e nelle famiglie normali per scoprire e appropriarsi dell’affetto vero, quello a cui crede di non avere accesso. In questo suo vizietto risiede ovviamente la chiave della scoperta del vero omicida. Nulla è come sembra nel libro della Picoult e fino all’ultima pagina si rimane con il fiato sospeso. Indagando sui confini di ciò che è normale e di ciò che non lo è, “Le case degli altri” sovverte l’ordine sociale mostrando lì dove c’è una forma di vita ordinaria il vero stravolgimento dei fatti e della realtà.
Recensioni degli utenti
Un romanzo avvincente-8 maggio 2012
E' un romanzo coinvolgente ed interessante. La sua storia racconta di una famiglia, composta dalla madre e due figli, di cui il maggiore con la sindrome di Aspenger: una forma di schizofrenia dove però il malato invece di essere barricato in un suo mondo dove nessuno può entrare, riesce ad rappoertarsi con gli altri solo se si rispettano le sue norme. La autrice riesce a descrivere in maniera decisamente verosimile il disagio di questa madre combattiva ed affezionata dei suoi figli che nonostante sia sola proca e riesce ad andare avanti.
Bellissimo-1 marzo 2012
Bello, un libro in cui è documentata una malattia e i problemi familiari che ne conseguono e allo stesso tempo un triller con un mistero da risolvere, molto belli i personaggi e mi piaciono molto le descrizioni per le malattie particolari, mi piace molto come la picoult tratta ueste tematiche. Aspetto il prossimo
Picoult non si smentisce-12 settembre 2011
La bravura della Picoult sta nella sua capacità di documentarsi, di immergersi totalmente nei suoi personaggi e di fornire al lettore un racconto realistico e mai banale. Questa volta al centro del romanzo vi è la sindrome di Asperger, che letteralmente sconvolge la vita dei membri della famiglia Hunt, ancor di più quando Jacob viene accusato di aver ucciso la sua insegnante privata Dopo una partenza un po' lenta, con una narrazione corale -come al solito- il libro ingrana ed è difficile staccarsi dalle pagine. Il finale stavolta è facilmente prevedibile e non vi è l'effetto a sorpresa a tutti i costi (meglio così). Lettura molto soddisfacente ed anche interessante. Diciamo che se dovessi fare una critica. La Picoult pesca sempre dallo stesso vaso: si ritrovano molti elementi de La custode di mia sorella, di Diciannove minuti e La bambina di vetro (figlio con problemi, madre che vi si dedica in toto, fratellosorella "vittime" della situazione, avvocato che prende a cuore la vicenda, poliziotto ecc).
Da leggere-31 agosto 2011
Un libro meraviglioso che appassiona da subito grazie soprattutto alla suspense che si crea durante la lettura. I protagonisti di questo libro sono due fratelli... Jacob e Theo. Jacob è un ragazzo autistico appassionato di criminologia, mentre Theo è un ragazzino molto triste e proprio per tale motivo inizia a spiare nelle case degli altri. Un libro da leggere assolutamente. Lo consiglio!
Le case degli altri-23 agosto 2011
Avevo molte aspettative su questo libro, soprattutto leggendo la quarta copertina e i vari commenti in giro. Ed infatti non sono stata affatto delusa! E' un romanzo intenso, coinvolgente, avvincente. La scrittura corale poi (l'autrice da voce a turno ai diversi protagonisti della storia in modo da far conoscere al lettore i punti di vista di tutti quelli coinvolti) rende la lettura veloce e scorrevole. Con tanto di suspance con finale a sorpresa!
Le case degli altri-11 agosto 2011
Avevo già incontrato Jodi Picoult e mi aveva affascinata la sua capacità di affrontare temi difficili immergendoli nella quotidianità e facendoli apparire normali. Lo fa anche qui, alle prese con la vita di un ragazzo autistico e di una morte in cui viene coinvolto. Il romanzo attira per il suo aspetto legal-thriller e per il suo aspetto sociale.