La casa degli ulivi
- Editore:
Mondadori
- Collana:
- Oscar bestsellers
- Data di Pubblicazione:
- 29 Gennaio 2008
- EAN:
9788804569251
- ISBN:
8804569255
- Pagine:
- 234
- Formato:
- brossura
Trama La casa degli ulivi
Ambientato negli anni Ottanta, il romanzo racconta la storia di Anna, una quarantenne milanese single che decide di fare una lunga vacanza al sud in una masseria calabrese vicino al mare. La masseria è di proprietà di due sorelle assai diverse tra loro, Angela, vitale e chiacchierona, e Teresa, altera e fredda. Teresa vive nel ricordo del suo unico amore, un pescatore che inspiegabilmente l'ha abbandonata trent'anni prima e Angela è costretta a subire quotidianamente le sue angherie, ma nasconde lei stessa un terribile segreto. La vacanza di Anna, che doveva essere all'insegna del relax e di una personale rinascita, si trasforma molto rapidamente in qualcosa di molto diverso, soprattutto dopo l'incontro con un giovane ed enigmatico pescatore.
Recensioni degli utenti
Così così-25 Maggio 2012
Ambientanto in Calabria negli anni settanta, rispecchia le realtà di quelle terre tanto collegate al mare. Molto profonde sono le descrizioni dei paesaggi, dei profumi tipici legati ad antiche tradizioni di campagna e di mare. Il punto forte di tutto il romanzo, al di là della vicenda che in fondo non è il massimo, è sicuramente il monologo interiore di Anna, i pensieri che prendono consistenza attraverso la scrittura, i sogni spezzati e le aspettative di una esistenza vissuta senza far rumore, senza mai un guizzo, come una comparsa.
rammarico-25 Luglio 2006
Il libro è a tratti scioccante e a tratti comico. é un'esaltazione della pateticità femminile, intesa non certo come sentimentalismo che desti tristezza. Mi rammarico per la morte di Teresa e la sopravvivenza di Angela; mi rammarico per l'omicidio di Saro per mano di Maria e non di Anna; mi rammarico che nella tragedia di situazioni che possono accadere realmente, raccontata da un'abile autrice, Anna non sia rimasta incinta. Mi aspettavo quanto meno che dovesse portare il peso di quell'atto di sottomissione consapevole e volontaria alla violenza. L'avrebbe meritato. Non è stato così, ahimé. Mi domando se la vita di Anna, Angela e Teresa diano in qualche modo voce a quella dell'autrice, anche se nel profondo mi auguro di no.