Carne e sangue di Shinichi Hiromoto edito da Kappa Edizioni

Carne e sangue

Collana:
Altrimondi
Traduttore:
Capriati M.
Data di Pubblicazione:
2006
EAN:

9788874711147

ISBN:

887471114X

Pagine:
231
Formato:
brossura
Argomento:
NARRATIVA HORROR E GOTICA
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Descrizione Carne e sangue

Shiro Shiranui è un motociclista folle e perverso, il cui disprezzo per la vita è pari solo alla sua arroganza. Ma chi è costui? Perché le sue impronte sono registrate dal GHQ, l'organismo politico americano incaricato dalle Nazioni Unite di amministrare il Giappone occupato dopo la Seconda Guerra Mondiale, in un documento datato 1946? E soprattutto, perché le origini di questo oscuro Personaggio sembrano perdersi nel passato remoto del Giappone, riportandoci indietro di cinque secoli, nel pieno dell'era delle Grandi Guerre Civili? Cosa c'entra tutto questo con l'imbattuto campione dell'Arena di Shibuya unico luogo di tutto il Paese in cui la legge permette di uccidere che si fa chiamare col suo stesso nome? Nell'apocalittico scenario di una nazione ormai abbandonata a se stessa, le regole della vita e della morte cambiano radicalmente, quando ciò che sembrava solo un mito popolare di montanari e contadini si profila prepotentemente all'orizzonte della realtà.

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3 di 5 su 1 recensione

Carne e sangueDi H. Silvia-25 novembre 2010

Carne e sangue aveva tutte le carte in regola per piacermi. Ho un debole per le saghe familiari, per le vicende guardate da diverse prospettive e in più è scritto da uno statunitense. E io non ho solo un debole per la narrativa made in USA, ma una vera e propria passione. Invece, alla fine, si è rivelato una discreta delusione. E'il classico romanzo stilisticamente impeccabile ma dai contenuti sovrabbondanti, compiaciuti e morbosetti. La famiglia Stassos, di origini greche e italiane, le passa davvero tutte per diventare parte del paese che li ha malamente accolti, una serie infinita di disgrazie francamente eccessive che finiscono per infastidire. E in più c'è un insistito battere sulla sessualità e in particolar modo sull'omosessualità dei personaggi che mi è parso un modo grottesco dell'autore di parlare di sé stesso e delle sue fantasie. Ripeto, bello stile ma storia che cade troppo di frequente nel tragico e nel pruriginoso.