Carlo Borromeo e l'opera della «Grande Riforma»

Corredato da un apparato iconografico a colori, il volume raccoglie le ricerche di numerosi studiosi italiani e stranieri sull'"impresa" riformatrice di Carlo Borromeo dai fondamenti del suo pensiero e ne illustra i diversi aspetti. Il libro analizza le sorgenti più intime della pietà personale dell'arcivescovo ed esamina la sua filosofia, fino al progetto di "riforma generale dei costumi" che si affermò per l'invenzione di linguaggi, canali e strutture nuove atte a dilatare e consolidare una proposta insieme religiosa ed etico-civile.Un tema quanto mai ""classico"" della storiografia del Cinquecento lombardo e italiano viene rivisitato in una prospettiva organica e ricca di tratti originali. In un ampio ventaglio di contributi a carattere multidisciplinare, la storia delle idee religiose e delle istituzioni di governo della nascente società moderna si fonde con quella dell'editoria e della comunicazione letteraria, delle forme retoriche, delle arti figurative, della musica, del teatro e del pubblico cerimoniale, intesi come veicoli per la trasmissione di idee e valori nel corpo della società. La novità sostanziale sta nel tentativo di ricollegare le molteplici manifestazioni della ""grande riforma"", che ebbe il suo fulcro nella figura paradigmatica dell'arcivescovo Carlo Borromeo, alla sorgente creativa costituita dalla sua visione culturale, dalla sua concezione dell'uomo e della società, dal suo ambizioso progetto di ri-cristianizzazione del sistema collettivo del vivere ereditato dalla fioritura del Rinascimento lombardo.