Capitalismo, desiderio e servitù. Antropologia delle passioni nel lavoro contemporaneo
- Editore:
DeriveApprodi
- Traduttore:
- Bussoni I.
- Data di Pubblicazione:
- 30 aprile 2015
- EAN:
9788865481059
- ISBN:
8865481056
- Pagine:
- 213
- Formato:
- brossura
Descrizione Capitalismo, desiderio e servitù. Antropologia delle passioni nel lavoro contemporaneo
Ne è passato di tempo da quando il Capitale obbligava al lavoro ricorrendo alla forza bruta. Oggi, al contrario, per convertire al meglio il lavoro in forza-lavoro ricorre agli affetti. Per questo possiamo parlare di una nuova economia delle passioni, specifica dello sfruttamento e della messa al lavoro contemporanee. Per questo, per analizzare il nuovo regime del capitalismo, occorre guardare ai desideri che muovono l'adesione al lavoro e agli affetti che spingono a mobilitarsi per esso. "Servitù volontaria" è il nome del nuovo paradigma? L'autore sembra suggerire di no. Perché l'economia dei desideri e degli affetti, sulla quale si fonda la messa al lavoro oggi, non è questione di volontà. Bensì di strutture, di tecnologie della soggettività e di produzione di desideri conformi. Insomma, di un'architettura dello sfruttamento fondata sull'individuo e il suo desiderio. Ecco perché occorre integrare l'analisi di Marx con un'antropologia delle passioni in grado di dare conto di questa paradossale richiesta del Capitale: avere dei lavoratori sfruttati... e felici. Servirà dunque tornare al pensiero di Spinoza.