Canto della neve silenziosa
- Editore:
Feltrinelli
- Collana:
- Universale economica
- Edizione:
- 9
- Traduttore:
- Veraldi A.
- Data di Pubblicazione:
- 21 gennaio 2002
- EAN:
9788807811586
- ISBN:
8807811588
- Pagine:
- 176
- Argomento:
- Racconti
Trama Canto della neve silenziosa
In questa esemplare raccolta di quindici racconti Selby torna a occuparsi di New York, l'odiata-amata città natale nella quale aveva ambientato "Ultima fermata a Brooklyn", considerato uno dei grandi romanzi americani. Qui Harry, una specie di "Ognuno" metropolitano, un eroe dai mille volti del quale l'autore conserva solo il nome in racconti diversi per tono e taglio, attraversa momenti di smarrimento e di violenza che la vita quotidiana non risparmia a nessuno. Ma questa volta, a differenza di quanto avveniva in "Ultima fermata a Brooklyn", nella solitudine e nella disperazione che attanagliano i suoi personaggi Selby lascia filtrare un raggio di luce, come nel suggestivo testo dal quale prende il titolo la raccolta: è la possibilità di ristabilire, anche nel frenetico e per certi versi feroce scenario metropolitano, un rapporto positivo tra la propria interiorità, per quanto ferita, e il mondo circostante. Poeta di un'umanità reietta, Selby sa cogliere il "canto" delle cose nel silenzio della solitudine.
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Recensioni degli utenti
Canto della neve silenziosa-31 marzo 2011
Ammetto di averlo preso a metà prezzo a una fiera del libro. Quasi tutti i protagonisti dei racconti dell'antologia si chimano HarryHarold. Tutti i protagonisti dei racconti dell'antologia sono infelici. La sterminata differenza tra i personaggi di Ultima fermata a Brooklyn e quelli di questa raccolta di racconti è che Hubert Selby Jr. In questo caso ci permette di compatire le sue creature. Talvolta, persino gioire per loro, mentre vivono una minuscola ma gloriosa epifania prestando ascolto al canto della neve silenziosa.
Canto della neve silenziosa-11 febbraio 2011
I racconti di questa raccolta, mi sono piaciuti - anzi, posso dire proprio di averli amati - quasi tutti: con menzione d'onore per "Ciao campione", "Sto buona" e "Canto della neve silenziosa" appunto (che è l'ultimo racconto della raccolta, e ha un titolo che secondo me è bellissimo e che mi pare giusto sia stato usato anche come titolo del libro). Ma non è che gli altri non si siano lasciati apprezzare: per dire, anche "Liebesnacht", "Il cappotto", "Che pensi? " sono storie che ricordo anche a distanza di anni dalla lettura, che hanno esercitato su di me delle suggestioni, che non sono svanite nel limbo delle storie dimenticate (non so se vi capita, ma io un sacco di libri li leggo e poi me li dimentico: non faccio nomi e titoli qui perché mi sembra brutto nei confronti degli autori, ma insomma: mi succede spesso). Con Selby questo non mi capita, anzi mi accade l'opposto - ci sono frasi che a distanza di mesi, di anni dalla prima volta che le ho lette non vogliono saperne di andarsene dal mio cervello e continuano a star lì: e, credetemi, è una cosa che non capita spesso.
Molto bello-22 settembre 2010
Una lettura che mi ha commossa. Selby ci mostra quadri di triste mediocrità, dipinge esistenze fallite, ma non ci lascia mai senza una piccola luce.
Umano-14 luglio 2010
I racconti di Selby condensano i molteplici aspetti della natura umana in piccole gemme narrative che spaziano dal tragico al grottesco con una semplicità disarmante. Racconti di solitudine, di alienazione sociale, follia, illusioni e disillusioni, oppure semplicemente di persone che si limitano ad esistere. Selby raccoglie tutta la gioia e il dolore dell'esistenza e ce li presenta con la classe del grande autore.