I cani e i lupi di Irène Némirovsky edito da Adelphi
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I cani e i lupi

Editore:

Adelphi

Collana:
Gli Adelphi
Traduttore:
Di Leo M.
Data di Pubblicazione:
23 gennaio 2013
EAN:

9788845927706

ISBN:

8845927709

Pagine:
240
Formato:
brossura
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Trama I cani e i lupi

Le basta vederlo una volta sola, quel bambino ricco, ben vestito, dai riccioli bruni, dai grandi occhi splendenti, che abita nella meravigliosa villa sulla collina e di cui dicono sia un suo lontano cugino, per essere certa che lo amerà per sempre, di un amore assoluto e immedicabile. A Kiev, la famiglia di Ada abita nella città bassa, quella degli ebrei poveri, e suo padre appartiene alla congrega dei maklers, gli intermediari, quegli umili e tenaci individui che si guadagnano da vivere comprando e vendendo di tutto, la seta come il carbone, il tè come le barbabietole. Fra le due città sembra non esserci nessun rapporto, se non il disprezzo degli uni e l'invidia degli altri. Eppure, quando il ragazzine Harry si troverà di fronte la bambina Ada, ne sarà al tempo stesso inorridito e attratto: "come un cagnolino ben nutrito e curato che senta nella foresta l'ululato famelico dei lupi, i suoi fratelli selvaggi". Molti anni dopo il destino li farà rincontrare a Parigi: e Harry cederà a quella misteriosa attrazione del sangue che Ada esercita su di lui.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 5 recensioni

I cani e i lupiDi l. serena-25 luglio 2011

Le riconosco la padronanza della scrittura, ma a me quest'opera non è piaciuta fino in fondo. La Nemirovsky si barcamena con molta ingenuità e senza padroneggiare la trama che è costretta a forzare quà e là. Però le 3 stelle le merita, anche fosse solo a minimo risarcimento del tempo che le è mancato per affinare la tecnica.

I cani e i lupi... Una storia di grande coraggioDi r. daniela matilde-23 marzo 2011

I cani e i lupi - della Nemirosky - è sicuramente un libro scritto con memorabile lucidità, uno sguardo attento e implacabile sul popolo al quale lei appartiene: il popolo ebraico. La voglia di riscatto, la voglia di integrazione, che ho trovato però possa accomunare tutta l'uminità quando deve risalire la china, quando da una posizione di svantaggio deve riscattarsi agli occhi del mondo! Perché quindi parlare solo di un popolo? E dietro questi pensieri lucidi e forti c'è una storia che si conclude con un'immagine di rinuncia ad un amore ma anche di grande speranza... Buona lettura dunque!

Stupendo!Di S. Maristella-17 dicembre 2010

Questo libro parla di una dolcissima storia d'amore che supera le barriere culturali e storiche; la trama mi ricorda un po' "L'amico ritrovato" di Fred Uhlman, ma in quel libro si trattava di amicizia profonda tra adolescenti, sono curiosa di vedere come svilupperà questo tema Irène Némirovsky.

I cani e i lupiDi l. alice-17 novembre 2010

Le donne ebree, coloro che portano in se l'appartenenza al popolo ebraico. Il libro è pieno di donne ebree dai caratteri diversissimi, ma accomunate dalla medesima pervicacia. La sordida esistenza tra le vie del ghetto di Kiev, casupole scure e addossate le une alle altre, troppo vicine al fiume; l'ariosa e lussuosa distesa di ville sulla collina, percorsa da ombrosi viali di tigli e dalle terrazze la veduta sulla città con il lento fiume color ardesia e le cupole dorate che riflettono i raggi del sole nelle gelide giornate invernali. Tra due mondi opposti vi è la terra di mezzo: la ricca borghesia ebraica che cerca di dimenticare il ghetto e di avvicinarsi alle inaccessibili colline. La vita di Ada viene raccontata di pagina in pagina prima lentamente poi man mano con velocità e frenesia crescenti. Impossibile non lasciarsi coinvolgere dalla storia pur nella sua semplicità, una scrittura potente mai leziosa e la sensazione continua che Ada sia un po' Irène. La voce narrante rimprovera ma giustifica la frenetica ambizione del popolo eletto di dimenticare la propria elezione e diventare uguali a tutti gli altri. Per essere finalmente accettati. Per vivere senza più nessuna discriminazione. Per non dover più identificarsi con i "perfidi ebrei". Ada si sente attratta dal ventre buio di una chiesa cattolica. Nel momento del dolore si affida all'icona che pur rappresentando un'altra giovane ebrea è cara ai cristiani. che dimenticano le origini di Miriam perché madre del Messia. Il libro trasmette la gaia vitalità di Parigi ma di sfuggita, non si crogiola in balli e ricevimenti. I personaggi sono profondi e ben delineati. Moderni. L'esilio dalle terre dell'est è attuale come non mai. Ada è una donna che potrebbe vivere in questo nostro tempo: lo affronterebbe con lo stesso sguardo cupo e indagatore e l'occhio attento dell'artista.

I cani e i lupiDi M. Giada-19 settembre 2010

Némirovsky Irène è una scrittrice che consiglio a tutti, ha un modo di scrivere unico che va apprezzato. Descrive stati d'animo, personaggi e paesaggi con grande maestria.