Canale Mussolini. Parte seconda di Antonio Pennacchi edito da Mondadori

Canale Mussolini. Parte seconda

Editore:

Mondadori

Data di Pubblicazione:
1 dicembre 2015
EAN:

9788804657880

ISBN:

880465788X

Pagine:
425
Formato:
rilegato
Disponibile anche in E-Book
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Trama Canale Mussolini. Parte seconda

Il 25 maggio del 1944 - ultimo giorno di guerra a Littoria - nel breve intervallo tra la partenza dei tedeschi e l'arrivo in città degli anglo-americani, Diomede Peruzzi entra nella Banca d'Italia devastata e ne svaligia il tesoro. È qui che hanno inizio - diranno - la sua folgorante carriera imprenditoriale e lo sviluppo stesso di Latina tutta. Ma sarà vero? Il Canale Mussolini intanto - dopo essere stato per mesi la dura linea del fronte di Anzio e Nettuno - può tornare a essere quello che era, il perno della bonifica pontina. In un nuovo grande esodo, che ricorda quello epico colonizzatore di dodici anni prima, gli sfollati lasciano i rifugi sui monti e tornano a popolare la città e le campagne circostanti. I poderi sono distrutti, ogni edificio porta i segni dei bombardamenti. Ma il clima adesso è diverso, inizia la ricostruzione. Nel resto d'Italia però la guerra continua e si sposta man mano verso il nord, mentre gli alleati - col decisivo ausilio delle brigate partigiane e del ricostituito esercito italiano - costringono alla ritirata i tedeschi e le milizie fasciste. È una guerra di liberazione, ma anche una guerra civile crudele e fratricida. E la famiglia Peruzzi, protagonista memorabile della saga narrata in queste pagine, è schierata su tutti i fronti di questo conflitto. È una storia di socialisti, fascisti, coltivatori e sogni che si infrangono in un campo di grano Canale Mussolini di Antonio Pennacchi. Attraversando un arco temporale ben definito che va dai primi anni del Novecento sino alla seconda guerra mondiale, i Peruzzi vivono gli eventi del Paese in prima persona. Tra Rovigo e Ferrara, nel cuore della Pianura Padana, fanno i contadini con piccole terre in mezzadria. Il nonno Peruzzi nel 1904 decide di assistere ad un comizio socialista non autorizzato di Edmondo Rossoni e si ritrova dietro le sbarre proprio con lui. In carcere i due fanno amicizia e così inizia la partecipazione del nonno ad un socialismo attivo, che lo spinge a dare ai figli il nome dei leader dell’epoca. Nel conflitto tra squadristi e socialisti rimane coinvolta negli anni proprio la famiglia Peruzzi con alcuni membri che passano dalla sinistra a quella dei fascisti, con diversi conflitti con i braccianti. E allora parte la faida socio-politica descritta da Pennacchi che riassume anche quella che attraversa l’Italia in quegli anni travagliati e difficili per tutti. L’orgoglio socialista del nonno, del capofamiglia, si infrange così sulla marcia su Roma del 1922 a cui partecipano orgogliosi diversi membri del nucleo agricolo e durante il quale Pericle, il figlio, ammazza un sacerdote antifascista. Sullo sfondo della bella Comacchio si alternano le vicende dei Peruzzi, tra bonifiche, campi da contendersi e la decisione di prendere possesso di alcuni poderi nel Lazio, in una zona alla sinistra del cosiddetto Canale Mussolini da cui prende poi spunto la nostra storia. La vita dei coloni però è piena di difficoltà: i lavori di bonifica non sterminano la zanzara che si insinua in quei territori e la malaria continua a colpirli.

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