Il campione è tornato

"Ogni uomo è un mistero. È questo che mi ha insegnato Campione. La maturità è sapere quando risolvere il mistero di un altro uomo e quando rispettarlo". Non sono solo la passione per la boxe e l'istinto da giornalista a mettere J.R. Moehringer sulle tracce di Bob Satterfield, uno dei pesi massimi più forti degli anni Quaranta e Cinquanta, scomparso dalla scena all'improvviso. È anche una sorta di richiamo, quasi un'ossessione. Ed è solo dopo aver esplorato obitori, chiese, ospedali, bassifondi, biblioteche, palestre, archivi di polizia che arriverà a scoprirne la ragione, e a imparare molto più di quanto si aspettasse sulla boxe e sulla vita. La sua ricerca lo porta sui marciapiedi di una città del Midwest, dove incontra Campione, un senzatetto ex pugile che dice di essere Satterfield. E di lui infatti è in grado di raccontare ogni incontro, ogni pugno, ogni vittoria. "Il più grande puncher che si sia mai visto", come è stato definito, ha due mani enormi e un fisico imponente. Ma è veramente chi dice di essere? Non impari niente finché non sei stanco, ha detto un vecchio pugile, e solo dopo essere sceso nel passato di Campione, scoprendo anche quello che non avrebbe voluto, con molta stanchezza sulle spalle, il giornalista impara che ogni uomo è un mistero. E che siamo tutti in cerca di qualcosa, chi di un padre perduto, chi di un riscatto, e siamo anche disposti a ingannare o a ingannarci, pur di trovarlo. Come Campione. Come Moehringer. Come ognuno di noi. E’ un’ossessione quella che mette J.R. Moehringer sulle tracce di Bob Satterfield in Il Campione è tornato. Il giornalista di New York viene travolto dalla necessità di scoprire che fine abbia fatto uno dei pesi massimi più forti degli anni Quaranta e Cinquanta e decide di andarlo a cercare. Satterfield è scomparso dalla scena all’improvviso e lo scrittore, appassionato di boxe, vuole scoprire dove sia e il perché del suo abbandono e solo verso la fine capisce che non sempre è giusto scoprire la verità, ma a volte è necessario abbandonarsi al mistero e lasciare la libertà agli altri uomini di sparire, sebbene a noi possa apparire ingiusto. Moehringer scopre tutto sulla boxe in questa maledetta ricerca e lo fa cercando nelle chiese, negli obitori, negli ospedali, nei quartieri più malfamati fino a quando non conosce Campione, un vecchio pugile che dice di essere Satterfield e che, effettivamente, ricorda ogni dettaglio, ogni incontro della vita del campione di boxe. Ma sarà veramente lui? Moehringer decide così di scendere nel passato del ritrovato Campione, scoprendo anche cose poco spiacevoli, ma non sapremo mai se arriverà a scoprire la verità. Il giornalista decifra però una realtà assoluta: ogni uomo è un mistero e non sempre è giusto svelarlo, anche se ognuno di noi ha bisogno di cercare qualcosa, Moehringer per primo e anche lo stesso Campione, chiunque lui sia veramente. A volte siamo persino pronti ad ingannarci pur di pensare di aver trovato quello che cercavamo. Il campione è tornato è una grande lezione di vita, una storia di boxe, di misteri, di verità da non cercare.