Cacciatori di vampiri

Questo primo volume della saga dei Gardella, l'ho trovato molto interessante, ben scritto con un finale molto triste. La giovane Victoria, la protagonista, si trova in un momento importante della sua vita, quando riceve l'eredita di famiglia, la chiamata ad essere una cacciatrice di vampiri. Victoria sceglie di condurre una doppia vita tra amore e caccia, ma il male non permette ai suoi cacciatori di avere un lieto fine.

Una serie notevole, che unisce il fascino dei romanzi stile regency con quello dei cacciatori di vampiri. La protagonista è una fanciulla, un'eroina, al di fuori dai canoni del suo tempo, che vive una doppia vita: brava fidanzata e brava moglie il giono e coraggiosa cacciatrice di vampiri la notte. Un volume bellissimo, fino alla fine.

Primo libro per la serie delle cronache di Gardella, in cui conosceremo e impareremo ad apprezzare ed amare Victoria Gardella. In questo primo libro troviamo Victoria inizia la sua cariera di cacciatrice di vampiri con qualche intoppo, soprattutto a causa della sua giovane età che la porterà fare delle scelte che risulteranno molto dolorose. L'ambientazione è ben scritta e anche se l'autrice si prende qualche libertà letteraria è abbastanza credibile, mentre i persoaggi sono tutti ben descritti, con maggior minuziosità per quanto riguarda Victoria.

Si tratta della prima di cinque avventure di una nuova eroina, Victoria Gardella, giovane donna diciannovenne dell'alta società londinese vittoriana che si appresta a debuttare in società dopo due anni di lutto per la morte del padre e del nonno. Ma se il suo debutto in società è stato rimandato, la chiamata ad un ruolo molto particolare è arrivato al compimento dei diciotto anni, momento in cui Victoria è pronta ad accettare un ruolo che ha ereditato dalla sua famiglia: essere una cacciatrice di vampiri. Mentre le giovani donne dell'alta società sono limitate nei loro ruoli di mogli e madri e hanno come unico pensiero balli, vestiti e probabili pretendenti, Victoria ha ben altro per la testa. La ottantenne zia Eustacia la sta preparando al ruolo di cacciatrice grazie al suo compagno Kritannu esperto nell'arte del combattimento e del conficcare paletti nel petto dei vampiri. In questo scenario i vampiri sono descritti proprio secondo i cliché del romanzo del celebre scrittore Polidori, THE VAMPYRE e quindi come essere non morti che si nutrono del sangue umano, escono allo scoperto solo al calar del sole, si tengono lontani dalle croci, aglio e acqua salata benedetta e non gli è concesso entrare in una casa se non invitati. Una vota esteso l'invito, questo perdura finché non cambia il proprietario della casa. Tra di loro ci sono semplici vampiri, i Guardiani e gli Imperiali, che si distinguono per il colore degli occhi e per il potere di seduzione verso i mortali. Victoria è consapevole che avendo accettato l'eredità di cacciatrice, avrà una vita difficile, dovrà rinunciare a molte delle cose che sono scontate per le ragazze della su età. Lei è la prescelta per distruggere il più forte dei vampiri, Lilith l'Oscura, la figlia di Giuda Iscariota, il traditore di Gesù per trenta denari d'argento, come le tre X che vengono lasciate sui petti delle vittime dei vampiri. Dopo esser stato perdonato Giuda aveva rifiutato il perdono preferendo impiccarsi e condannarsi alla dannazione eterna. Riottenuta la mortalità, ha anche ottenuto il potere di camminare sulla terra come demone, come non morto. Una volta bevuto il sangue di un mortale, un uomo è condannato per sempre, senza possibilità di venire salvato. In questo limbo Giuda trasforma sua figlia in un vampiro la quale si nutre del sangue e delle debolezze umane, coma ha già fatto con Max, l'alleato di Victoria, un cacciatore per scelta, non per eredità, che è già stato morso una volta da Lilith e che ne conosce il potere di seduzione e controllo. Dopo la scomparsa di Giuda, Llilith vaga sulla terra costruendo un esercito di vampiri per governare il mondo. Lilith e la zia Eustacia sono nemiche giurate da decenni, perché Eustacia è l'unica che può contrastare Lilith. Al ballo tanto atteso Victoria uccide il suo primo vampiro: ora potrà ricevere la sua vis biulla, una specie di amuleto che raddoppierà la sua forza. Accettando la vis biulla, accetta definitivamente il suo ruolo. Se decidesse di rifiutarlo la sua memoria verrebbe cancellata come è accaduto già con la madre, perdendo contemporaneamente le capacità innate e le qualità di una cacciatrice. Sa che da questo momento la sua vita sarà sempre in pericolo. Però sa anche che la sua vita sarà eccitante e avventurosa e che potrà godere di una libertà che altrimenti non avrebbe mai potuto avere, grazie alla forza e alla furbizia di cui è dotata, raddoppiata dalla rinuncia al ruolo di cacciatore di un suo zio e della madre, che vi ha rinunciato in nome dell'amore. Victoria è convinta che lei non dovrà mai compiere una scelta e per questo preferirà mentire piuttosto che rinunciare all'uomo che le ha fatto rincontrare il destino. Ed invece, quando pensa di poter ottenere tutto quello che vuole, la scelta dovrà essere compiuta perché Victoria è una cacciatrice... L'incontro con un misterioso e ambiguo benefattore di vampiri la metterà più di una volta in confusione, non riuscendo a fare chiarezza neanche quando quest'ultimo la salverà in più di un'occasione per poi metterla in pericolo. Le atmosfere dell'epoca descritta, i dialoghi freschi e moderni, ironici e pungenti, a tratti divertenti, gli incontri misteriosi, le uscite notturne furtive, gli espedienti per nascondere l'esistenza dei vampiri alla società rendono la storia appassionante, carica di tensione e pericolo. Non si può non esserne trasportati e non provare curiosità per l'andamento delle coraggiose imprese di Victoria, per non parlare della sua movimentata vita sentimentale. E' d'obbligo leggerne il seguito.

Primo libro della serie "Gardella Chronicles" composta in tutti da cinque. Ho trovato originale l'ambientazione delle vicende di una caratterialmente "moderna" cacciatrice di vampiri in una dettagliata Londra ottocentesca ed apprezzato l'alternarsi delle sue due vite: quella di giovane dedita ai balli che si innamora e sposa un distinto marchese e quella di vendicatrice armata di paletto affiancata da sua zia, da un freddo e cinico cacciatore di vampiri veneziano e da un enigmatico parigino proprietario di un locale frequentato da umani e vampiri. Originale la storia dell'origine dei vampiri, collegata al Vangelo ed alla sempiterna figura malvagia di Lilith; pieni di sentimento e dolcezza molti passi del romanzo. Continuerò sicuramente a leggere i successivi!

Come primo libro non è granchè, non è scritto benissimo e ci sono spesso degli errori, ma è perfetto perchè spinge a continaure e a sapere di più sulla storia e i protagonisti. Protagonisti che per una volta non sono poi così comuni: la protagonista infatti è una cacciatrice di vampiri e nobile, costretta ad andare in giro ai vari ricevimenti con un paletto come acconciatura... Non puà non interessare!