Caccia alle fate di Kiersten White edito da Giunti Editore

Caccia alle fate

Collana:
Y
Traduttore:
Reggiani S.
Data di Pubblicazione:
24 luglio 2012
EAN:

9788809770751

ISBN:

8809770757

Pagine:
432
Formato:
rilegato
Argomento:
Narrativa horror e del terrore, storie di fantasmi (bambini e ragazzi)
Età consigliata:
14 anni
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Trama Caccia alle fate

È difficile avere una vita normale quando si ha il dono di riconoscere gli esseri sovrannaturali al primo sguardo. Ma Evie, dopo tante bizzarre avventure, vuole provare un'esperienza nuova e vivere davvero come ogni ragazza della sua età: la scuola, le amiche, lo sport e poi, un giorno, l'università. Insomma, un'esistenza tranquillissima e banalissima... che si rivela da subito noiosissima. Così, quando l'Agenzia Internazionale per il Contenimento del Paranormale le offre di tornare a lavorare, Evie coglie l'occasione al volo. Ma dopo una serie di missioni disastrose, va in crisi. Non è più sicura di aver fatto la scelta giusta. A sciogliere ogni suo dubbio e a scombussolare il suo cuore già tormentato arriva Reth, che riappare dal nulla in tutta la sua sfavillante bellezza fatata. Il suo ex, perfido e insidioso, è tornato per portarle devastanti rivelazioni sul suo passato e l'inquietante notizia di una imminente battaglia fra le corti delle fate. Una guerra che può far precipitare nel caos l'intero mondo del sovrannaturale. E sembra che proprio Evie abbia un ruolo fondamentale nel determinare le sorti di quel mondo. Lei è davvero troppo speciale per essere normale.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 3 recensioni

Ok... E quindi?Di P. Angie-23 agosto 2012

Finalmente ecco a voi la recensione di Caccia alle fate! Secondo capitolo della saga di Paranormalmente di Kiersten White. Questa lettura è stata più piacevole rispetto al primo libro, ma l'ho trovato carente come trama. Avevamo lasciato la nostra cara Evie pronta a cominciare la sua tanto agognata vita normale, proprio dopo aver scoperto di essere una creatura paranormale capace di rubare l'anima ad altre creature. Però la vita che Evie sognava si rileva più noiosa del previsto e rimpiange il suo lavoro con l'AICP nonostante sia scappata da loro. Così quando capita l'occasione di tornare a lavorare con loro, Evie non se lo fa ripetere due volte e decide di accettare l'incarico mentendo a tutti, compreso il suo comprensivo e amorevole fidanzato. Un nuovo particolare personaggio si inserisce nella storia, portando scompiglio nella vita di Evie, che tra una missione e l'altra, comincia a notare che qualcosa di strano sta accadendo e non sa più di chi fidarsi. Questo secondo capitolo della saga mi è sembrato abbastanza inutile, o meglio, alla fine del libro mi sono chiesta "E quindi? " perché più che un libro sembra una puntata di un telefilm, in cui non accade niente di importante, ma la storia è fine a sé stessa. A parte l'introduzione di un nuovo personaggio e una rivelazione importante sulla natura di Evie (parecchio confusa e imprecisa a mio parere), non accade molto di rilevante. La lettura di questo libro è stata più scorrevole e piacevole del primo, ma questo non basta a rendermelo piacevole. Alcune idee sono buone e il potenziale per essere un libro leggero e divertente anche, ma Evie la trovo davvero troppo insopportabile, mentre il resto dei personaggi li sento poco reali. Mentre leggo ho la sensazione di trovarmi appunto tra personaggi di carta, che non vivono oltre le pagine scritte e che non esistono al di fuori delle apparizioni nella storia. Non so se può avere senso quello che scrivo, ma la sensazione è questa. Il problema più grande è proprio Evie, purtroppo la maggior parte della lettura l'ho passata ad odiarla e a volerla prendere a pedate. Non si tratta di una ragazza un po' svampita e buffa nella sua superficialità, come penso doveva essere, lei è proprio tonta al punto che non capisco come fanno le persone che le stanno intorno a sopportarla. E quando il perfetto e romantico Preston le dice che è intelligente come nessun altro sono scoppiata a ridere! Ho odiato la sua frivolezza, la sua stupidità, la sua superficialità, il suo carattere egoista e il suo essere tremendamente infantile come una dodicenne, ma soprattutto ho odiato il suo improvviso vittimismo al limite del ridicolo che ha verso la fine, il suo pretendere di essere contraddetta e rassicurata. Mi è rimasta una sensazione di incomprensione, come se mancasse di logica alla base. Su una frase della quarta di copertina concordo: Evie è davvero troppo "speciale" per essere normale. Se vi è piaciuto Paranormalmente leggetelo, se invece come me non vi aveva convinto allora evitate il secondo perché mi è sembrata una storia inconcludente, anche se risulta più gradevole come lettura. Penso che sia una lettura adatta maggiormente a ragazze di 12 anni che hanno voglia di una lettura leggera, originale e semplice.

Oh, BIP!Di P. Sara-3 agosto 2012

Evie ha la vita che ha sempre sognato: una normale scuola superiore, un normale lavoro alla tavola calda, un normale desiderio di essere ammessa alla stessa università frequentata dal suo ragazzo. Il suo paranormalissimo ragazzo. L'essere fidanzata con uno splendido, affettuoso mezzo umanomezzo ninfa delle acque, condividere l'appartamento con una vampira, essere alle dipendenze di una driade e di una gnoma costituiscono solo un vago memento del fatto che Evie non ha sempre avuto questa vita. E che, magari, sotto sotto, un po' del movimento e della varietà che le offriva il lavoro per L'agenzia Internazionale Controllo del Paranormale le manca. Come poter usare il fedele, roseo, glitteroso Tasey. Solo un po' , eh: ma pare ovvio che quando Evie accetta di collaborare di nuovo con loro (una ragazza deve pur pagarsi le tasse universitarie e lo shopping! ) il "po' " si trasformi in guai colossali, e in un viaggio nel passato, nell'identità, nel concetto di famiglia e nella necessità o meno di mentire per amore. Mostrando quanto può essere lunga e accidentata la via che porta alla conoscenza (e all'accettazione) di sè stessi. Scintillante (di glitter) come sempre, Kiersten White scrive un perfetto romanzo di passaggio: prepara il terzo della serie lasciando astutamente una lunga serie di accenni irrisolti nel pur scoppiettante finale, ricco di rivelazioni, ma costruisce insieme una trama in sè compiuta che non lascia insoddisfatti.

Caccia alle fateDi S. Claudia-27 luglio 2012

Preston è un personaggio stupendo, interessante e particolare, che mi è piaciuto tantissimo da subito quando ho letto "Paranormalmente". Le sue caratteristiche, la sua natura, il suo "potere", rendono affascinantissimo vedere come si comporta, come si rapporta agli altri, come gestisce la sua capacità e le situazioni strane che si creano di conseguenza. Con Evie poi è troppo carino, anche quando dovrebbe arrabbiarsi la tratta sempre fin troppo bene! Purtroppo però in questo libro mi sembra che abbia avuto un ruolo abbastanza marginale e come personaggio maschile viene un po' sovrastato dalla personalità a dir poco spumeggiante di Jack. Jack è un ragazzo molto enigmatico che lavora per l'AICP, è un personaggio assurdo, dispettoso, piuttosto fuori di testa e regala scene abbastanza surreali, mi ha fatto ridere un sacco. Il mio preferito in assoluto però rimane e rimarrà sempre Preston. Il rapporto tra lui ed Evie mi piace moltissimo, non sono troppo sdolcinati, sono divertentissimi, simpatici, ironici, scherzano spesso e vivono la loro storia in modo tranquillo e più normale possibile, nonostante tutto. Alcune loro conversazioni sono esilaranti. Le questioni di cuore all'interno della vicenda non sono la cosa principale, ma la completano e credo che proprio per questo risulti tutto ancora più bello, perchè così niente viene esasperato ed esagerato. Evie ha a che fare con le creature più strane e disparate di cui è affascinante leggere le descrizioni, scoprirà diverse cose sconvolgenti sulle sue origini e non mancano i colpi di scena. Una lettura leggera, allegra, ma non superficiale; tutti i personaggi tengono una piacevole compagnia ed hanno una forte e spiccata personalità. Il libro è intriso di spensieratezza ed anche le situazioni più complicate e difficili vengono sdrammatizzate da battute o comunque da qualcosa di divertente. Una serie che mi ha stupito e continua a stupirmi, non pensavo che sarebbe riuscita a divertirmi così. Spero che il terzo libro confermi il mio pensiero.