La bussola d'oro. Queste oscure materie vol.1

Primo romanzo della trilogia di Pullman, "Queste materie oscure". Ammetto di aver visto prima il film, e non avevo idea che fosse tratto da un romanzo, ma non per questo me lo sono goduta meno. Il libro è ben scritto, la trama è intrigante e interessante. Il mondo creato dall'autore è affascinante, i daimon sono una rappresentazione dell'alter ego molto curiosa, mi è piaciuta tanto. La protagonista è Lyra, undicenne inglese, con il suo daimon Pantalaimon. Vivono in un college e hanno un amico di nome Roger, che aiuta in cucina; i bambini, però, iniziano a sparire e Lyra perderà anche Roger. Inizia così il suo viaggio per cercare di salvarlo, che la porterà a scoprire il suo destino.

Uno dei più bei libri mai letti in assoluto, questo è il primo che farà parte di una trilogia. Genere fantasy adatto sia per ragazzi che per adulti, complesso, misterioso e decisamente coinvolgente. Libro unico nel suo genere, parla della storia di una giovane ragazzina orfana che si troverà ad avere a che fare con una misteriosa e magica bussola d'oro... Un capolavoro.

Pensando alle grande saghe fantasy più famose, balzano immediatamente in mente "Il signore degli anelli" di Tolkien e le avventure di Harry Potter. Erroneamente considerato un libro esclusivamente per bambini, anche questa saga di Philip Pullman ha tutte le caratteristiche per essere una grande opera fantasy!

Questo primo libro - si tratta infatti di una triologia, a cui, forse, un giorno farà seguito un altro volume - scritto da Pullman è un vero capolavoro: l'autore, attento alle descrizioni e capace di tratteggiare bei personaggi, ha il potere di farti immergere in un modo parallelo al nostro, affascinante ma nettamente diverso.

E' il primo libro di una meravigliosa trilogia. Fra i tre, forse, quello che preferisco di meno però è comunque bellissimo e merita il punteggio massimo. Ci introduce nel mondo di Lyra ed è fantastico scoprire un mondo parallelo simile ma diverso dal nostro. Ci si affeziona subito ai personaggi e Pullman ha la capacità di coinvolgere il lettore in modo totalizzante nella storia. Bello, veramente bello.

Romanzo a tinte fosche, dove, pur con tutti i mezzi legittimi del fantasy, si attuano varie denunce e il lettore può scegliere quale fare propria. Per me la più valida è la riflessione intorno alla fanciullezza, così difficile da difendere, non certo pura, ma soggetta alle lusinghe come alle violenze di chi dovrebbe invece occuparsene con amore. Splendida l'invenzione dei daimon persino reale. Dopo la lettura, è inevitabile chiedersi quale sarà il nostro.