Il buon ladro di Hannah Tinti edito da Einaudi
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Il buon ladro

Editore:

Einaudi

Traduttore:
Raimondi V.
Data di Pubblicazione:
27 aprile 2010
EAN:

9788806202521

ISBN:

8806202529

Pagine:
362
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Il buon ladro

New England, intorno alla metà del XIX secolo. Cattolico tra i protestanti, orfano accolto appena nato nel convento di Saint Anthony, a undici anni Ren è ancora in attesa di qualcuno che lo adotti, risparmiandogli cosi l'arruolamento forzato nell'esercito. Ma come sperarci, con quella sua diversità tanto lampante? Ren, in compenso, ha già scoperto di possedere un innegabile talento: quello per il furto. Quando il misterioso Benjamin Nab, sedicente ex soldato e avventuriero dal sorriso irresistibile, viene a reclamarlo sostenendo di essere suo fratello, per Ren avrà inizio una serie di peripezie travolgenti in cui mettere a frutto il suo "dono". Benjamin, in compagnia di Tom, maestro in disgrazia e alcolizzato, lo coinvolgerà in una sfilza di affari loschi infarciti di tonici miracolosi, esibizioni pietose per abbindolare i gonzi, fino ad arrivare all'esumazione di cadaveri da rivendere agli ospedali per le autopsie. Sarà proprio in una di queste sortite che Ren farà amicizia con il gigantesco e "frankesteiniano" Dolly, assassino letteralmente risorto dalla tomba. E il ragazzo avrà bisogno di tutti loro per andare incontro al suo destino, nella città ferita di North Umbrage, sotto l'ombra dell'enorme e tetra ciminiera della fabbrica di trappole per topi del temibile contrabbandiere McGinty e dei suoi scagnozzi in cappello e guanti rossi.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 2 recensioni

FantasiosoDi G. Lino-24 maggio 2012

Un romanzo originale, ben scritto, coinvolgente, nella immane tradizione del romanzo anglossassone dell'ottocento: Dickens in specie per la vena di sarcasmo anche nelle situazioni più drammatiche, Collins e anche altri. C'è tutto quello che ci si può. Aspettare da una storia: avventura, sentimento, pathos e coinvolgimento.

SurrealeDi M. Cristina-12 febbraio 2012

Un po' favola e un po' sogno, a metà strada tra Davide Copperfield e Tom Sawyer, è un romanzo grottesco e alquanto surreale, con tanto di nani sui tetti, morti che camminano, fabbriche di trappole per topi, e mani mozzate di neonati. Nella trama riesce difficile trovare alcuna giustificazione razionale, dato che evolve attraverso rivelazioni estemporanee o interventi scarsamente giustificati. I personaggi, con l'esclusione forse del giovane protagonista sostanzialmente positivo, sono macchiette prive di spessore.