Il bottone di Puskin di Serena Vitale edito da Adelphi
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Il bottone di Puskin

Editore:

Adelphi

Collana:
Gli Adelphi
Edizione:
2
Data di Pubblicazione:
23 marzo 2000
EAN:

9788845915376

ISBN:

8845915379

Pagine:
488
Argomento:
Letteratura, storia e critica: letteratura dal 1800 al 1900
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3 di 5 su 5 recensioni

Puskin a duelloDi L. Anna-27 maggio 2012

La Vitale è bravissima nel far sentire attraverso la narrazione la sua grande competenza di letteratura russa e della cultura dell'epoca. Il ritmo narrativo si fa sempre più avvincnete man mano che ci si avvicina al termine di cui sappiamo già tutto, è storia, ma come in un thriller che si rispetti, non possiamo fare a meno di immaginare un altro finale.

La società di PuskinDi L. Pina-29 marzo 2012

Un romanzo che è bello rileggere per inoltrarsi con più profondità tra le pieghe della cultura russa dei prime anni dell'Ottocento. La figura pubblica e celebre di un grande poeta rimane sullo sfondo, per porre in primo piano i comprimari, che scrivono la conclusione della sua ultima grande tragedia. Affiorano, di Puskin, i pensieri d'uomo, evocati con la sensibilità dello scrittore, e con la stessa efficacia con cui la scrittrice ricostruisce il contesto storico.

Saggio-romanzo storicoDi R. Lidia-29 marzo 2012

Come rievocare la fine tragica di Puskin in un onirico groviglio di gossip postumo. La Vitale riesce, con una struttura davvero straordinaria, a riunire lettere, pagine di diario, dicerie, dietrologie, bigliettini segreti, annunci ufficiali. Creando qualcosa di simile a "le relazioni pericolose" ma composto su documenti realmente esistenti. Un saggio che avrebbe tutte le caratteristiche di un bel tomone letterario se non fosse che invece è una lettura gradvolissima, scorrevole, esilarante, con tanto di conclusione a sorpresa (questo l'unico frangente forse tirato un po' per i capelli) .

Il bottone di PukinDi L. Maria-26 luglio 2011

Splendido ritratto della Russia prerivoluzionaria, quella degli zar per intenderci. La Vitale è bravissima nel mettere al servizio della narrazione la sua grande competenza di letteratura russa e della società dell'epoca. Il ritmo narrativo si fa sempre più incalzante man mano che ci si avvicina alla fine di cui sappiamo già tutto, è storia, ma come in un giallo che si rispetti, non possiamo fare a meno di sperare in un altro finale.

Il bottone di PuškinDi R. Grazia-9 novembre 2010

Ricostruzione interessante, ricca di documenti e testimonianze, della vicenda che portò Puskin al duello con un ufficiale francese e a morte prematura; sicuramente un lavoro scientifico di valore, tuttavia l'ho trovato troppo frammentario: l'autrice rincorre mille ipotesi, ma poi non sembra in grado di dare un'interpretazione propria, inoltre (vizio di troppi accademici italiani) perde troppo tempo a smentire le ipotesi degli altri studiosi (tra l'altro con quello stile "stilettata alle spalle attraverso riferimenti criptici, non so se avete presente), finendo per confondere il lettore. In questo senso, per me Leggere Lolita a Teheran rimane un unicum insuperato, come perfezione formale e concettuale.