Boccaccio. L'enigma della centesima novella di Patrizia De Santis edito da Curcio

Boccaccio. L'enigma della centesima novella

Editore:

Curcio

Collana:
Le Perle
Data di Pubblicazione:
9 aprile 2014
EAN:

9788897508458

ISBN:

8897508456

Pagine:
255
Formato:
brossura
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Descrizione Boccaccio. L'enigma della centesima novella

In occasione dei settecento anni dalla nascita di Giovanni Boccaccio (1313-1375), questo libro tenta con coraggio di colmare un vuoto, indagando un enigma che lo stesso autore volle tenere accuratamente nascosto o comunque celato dal denso velo dell'allegoria. Il saggio conduce per mano il lettore in un suggestivo viaggio narrativo disseminato di fonti documentarie, testimonianze e indizi che si intrecciano efficacemente con il discorso letterario. Attraverso la rivisitazione di miti come quello dei cavalieri templari o fortunati momenti letterari come il dolce stilnovo, ma anche per mezzo di approfondite analisi di codici semantici tenuti segreti per secoli, l'autrice disvela al lettore l'universo della centesima novella del "Decameron".

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5 di 5 su 1 recensione

Ricostruzione storico-letteraria rivelatriceDi g. luigi-13 gennaio 2014

Un libro sconvolgente che svela un miserioso segreto e un'inquietante verità. Un libro che con le sue affascinanti ipotesi appassionerà chi è all'incessante ricerca della verità nascosta dietro le apparenze. È possibile che uno dei più grandi letterati della storia, Giovanni Boccaccio, appartenesse a una confraternita segreta denominata "I Fedeli d'Amore"? Patrizia de Santis, in questo libro, dimostra quanto potrebbe essere vera questa intuizione. Un'inquietante verità che doveva rimanere nascosta è stata tradotta in lettere, in codici segreti e celata in filigrana nel Decameron. Si tratterebbe di un sapere ancestrale che legava tramite invisibili corrispondenze e in tempi diversi, alcune importanti confraternite come quella dei Templari, dei Princes de Mercy, dei Catari sino ad arrivare a quella dei Fedeli d'Amore. Cosa spingeva queste confraternite a "custodire con fedeltà il tesoro della Sapienza tradizionale sempre velandolo a coloro che non sapessero penetrare nel terzo cielo", come recita testualmente uno dei loro rituali? Perché questi uomini misero a rischio le loro vite al fine di tramandare questo segreto? Alcune loro opere, come cavalli di troia, sembrano aver cavalcato attraverso la storia in attesa del momento propizio per partorire la verità. Una verità che credevano avrebbe donato all'uomo il potere su tutte le cose. L'autrice, dopo vent'anni di studi e ricerche, trova una mappa nascosta in un affresco quattrocentesco legato al Decameron e fa un'incredibile scoperta. L'enigma, che da oltre 600 anni aleggia sulla misteriosa centesima novella, sembrerebbe finalmente lasciar cadere il suo velo illuminando non solo il Decameron ma la storia e il futuro dell'uomo.