Blackout di Gianluca Morozzi edito da TEA

Blackout

Editore:

TEA

Collana:
Teadue
Edizione:
2
Data di Pubblicazione:
10 aprile 2014
EAN:

9788850234615

ISBN:

8850234619

Pagine:
208
Formato:
brossura
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Trama Blackout

In un torrido ferragosto bolognese, tre persone entrano insieme nell'ascensore di un palazzo di venti piani, una grande torre bianca che svetta su un quartiere popolare. Di colpo si spengono le luci, e i tre si ritrovano intrappolati tra l'undicesimo e il dodicesimo piano. Claudia è una studentessa omosessuale che per pagarsi gli studi fa la cameriera in un bar. Ha solo voglia di rientrare nel suo appartamento per farsi una doccia. Tomas è un ragazzo di sedici anni che vive nel palazzo con i genitori. Sta scappando di casa e deve raggiungere Francesca per fuggire con lei verso una nuova vita. Aldo Ferro è proprietario di tre noti locali, marito e padre, ma anche efferato serial killer e produttore di snuff movies casalinghi. Non vive in quel palazzo, ma vi custodisce i ferri del mestiere. Ha molta fretta: deve tornare in una baracca tra le montagne, dove, incatenata ma ancora viva, c'è la sua ultima vittima a cui ha staccato la pelle del viso per poi riattaccargliela con i chiodi... ma capovolta.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 10 recensioni

SorprendenteDi L. Bernarda-19 giugno 2015

Un libro tascabile estremamente piacevole e sorprendente. Acquistato per la trama curiosa letta sul retro in libreria, si è rivelato migliore di quanto mi aspettassi. La capacità descrittiva di Morozzi è invidiabile, soprattutto nella descrizione degli stati d'animo e dei pensieri più profondi dei diversi personaggi, siano essi i tre protagonisti o i comprimari che, per qualche motivo, gli girano intorno. Il libro è tanto piacevole che, se potessi, lo ricomprerei, anche se non è adatto agli ansiosi e ai claustrofobici.

Italian pulpDi C. Maurizio-26 luglio 2011

Gran bel thriller claustrofobico e pulp, questo di Morozzi. Anche divertente, perché no? Il personaggio di Aldo Ferro è stupefacente, uno psicopatico da ricordare. Gli altri due, la studentessa lesbica e il ragazzino, sono due comprimari niente male. E anche se tutti, alla fine, sono degli stereotipi, le psicologie sono molto ben curate.

Blackout Di I. Alice-21 luglio 2011

Un romanzo che porta un aria di novità nell'asfittico mondo dei gialli italiani. Ho apprezzato molto i capitoli iniziali con cui l'autore ci ha presentato singolarmente i tre personaggi principali, si è dato il tempo di caratterizzarli in maniera ottimale, di descrivere la loro vita, i loro pensieri, le loro pulsioni, i desideri e gli obiettivi che li aspettano alla fine della loro giornata. Aver dedicato loro un singolo capitolo per ognuno prima dell'incontro in ascensore credo sia stato un tocco di abilità e furbizia insieme. Doverli caratterizzare nella loro interezza solo nella situazione che hanno vissuto sarebbe stato difficile visto la condizione estrema che hanno dovuto vivere. In questo modo, invece, l'attenzione si è potuta soffermare solo sull'aspetto di costrizione psicologica, di deriva mentale che ha attanagliato i tre protagonisti nella loro agonia, sfruttando, anzi, le informazioni precedenti per motivare e giustificare tutto quello che hanno vissuto e pensato in quelle ore di prigionia. Questo ha permesso di creare capitoli pieni di asfissia e tensione, capitoli che ho trovato la parte migliore dell'intero libro, dove la diffidenza e la forzata conoscenza iniziale ha lasciato il posto all'esasperazione emotiva, all'annichilimento razionale, all'azzeramento personale dei tre. Sulla parte finale invece mantengo qualche perplessità. Io credo che chi, come e più di me, ha letto decine di thriller, già leggendo il capitolo INTERLUDIO: WILMO riesce a immaginare cosa sta dietro all'idea della storia stessa, io almeno l'ho intuito e non ne sono rimasto sorpreso. Morozzi è bravo, ha talento, è giovane, e ha scritto un libro che per tre quarti mi è piaciuto parecchio, per cui io consiglio senza riserve la sua lettura, anche perchè trovo importante che ci siano nuovi scrittori a dare linfa a un settore già di per sé così bistrattato e che avrebbe davvero bisogno di continue iniezioni di talento e qualità.

Brutto finaleDi F. Francesca-12 luglio 2011

Sei claustrofobico? Non leggere questo libro. Allontanati correndo perché questo libro è come una morsa intorno al collo. C'è un ascensore bloccato e dentro tre sconosciuti. Un ragazzo, una ragazza ed un uomo. Tutti all'apparenza normali e allo stesso tempo strani. Tutti con un segreto e tutti col terrore dell'altro. Tutti meno uno. Questo libro ti tiene incollato al testo e alla trama perché vuoi capire cosa succede, vuoi capire come va a finire, dove va a parare lo scrittore. Tutto bello, tutto congeniato al massimo. Tutto tranne il finale, di una scontatezza che fa più paura di tutto il resto.

BlackoutDi C. Daniela-25 maggio 2011

Quando l'ho letto mi ha ricordato vagamente "Io uccido", ma è oggettivamente inferiore. La storia non è male, è anche abbastanza intrigante, ma ha veramento un brutto sviluppo, non c'è un personaggio a cui affezionarsi, è tutto basato sulla violenza gratuita. Non lo consiglio.

Cerca di volare altoDi I. Antonio-4 maggio 2011

Morozzi con questo suo romanzo punta in alto. La tensione psicologica c'è tutta, e anche la scrittura non è male. Alcuni passaggi sono stupendi. Il tutto però, solo per circa 23 di libro. E' nelle ultime 40 pagine che non mi convince poiché la riflessione inserita a conclusione la trovo inutilmente forzata, e francamente poteva essere evitata.