Beato Sante Brancorsini e il santuario di Mombaroccio

Giansante Brancorsini nacque a Montefabbri (PU) intorno al 1343, in una famiglia benestante. A 20 anni uccise incidentalmente un suo parente e per questo motivo decise di ritirarsi in convento. A circa 20 chilometri da Montefabbri, nelle vicinanze del castello di Mombaroccio, vi era un convento francescano denominato Santa Maria di Scotaneto che Giansante conosceva bene: si recò lì e fu accolto benevolmente dal padre guardiano della fraternità. Iniziò quindi il noviziato cambiando nome in Fra Sante da Montefabbri e l'anno successivo professò i voti. Decise di non diventare sacerdote perché si sentiva indegno. Ben presto alle sue qualità di una vita umile e penitente, di un'intensa laboriosità, di una profonda spiritualità, si aggiunse la fama di taumaturgo, tanto che accorrevano a lui da tutto il territorio circostante. Durante l'estate del 1394 Fra Sante iniziò a manifestare una grave spossatezza; la notte del 15 agosto spirò serenamente e fu subito venerato dalla popolazione locale. Il convento che l'aveva ospitato nel giro di pochi anni cambiò il suo nome con quello del fraticello. Nel 1770 Papa Clemente XIV decretò il riconoscimento del culto e del titolo di Beato attribuito al venerato frate di Montefabbri.