Baudolino di Umberto Eco edito da Bompiani

Baudolino

Editore:

Bompiani

Collana:
Letteraria
Data di Pubblicazione:
22 novembre 2000
EAN:

9788845247361

ISBN:

8845247368

Pagine:
526
Formato:
rilegato
Acquistabile con la

Trama Baudolino

In quella zona del basso Piemonte dove, anni dopo, sorgerà Alessandria, Baudolino, un piccolo contadino fantasioso e bugiardo, conquista Federico Barbarossa e ne diventa figlio adottivo. Baudolino affabula e inventa ma, quasi per miracolo, tutto quello che immagina, produce Storia. Così, tra le altre cose, costruisce la mitica lettera del Prete Gianni, che prometteva all'Occidente un regno favoloso, nel lontano Oriente, governato da un re cristiano. Avventura picaresca, romanzo storico in cui emergono in germe i problemi dell'Italia contemporanea, storia di un delitto impossibile, racconto fantastico, teatro di invenzioni linguistiche esilaranti, questo libro celebra la forza del mito e dell'utopia.

Fuori catalogo - Non ordinabile
€ 17.56

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
4 di 5 su 2 recensioni

L'utopia di BaudolinoDi N. Luca-27 novembre 2010

Eco riesce a dipanare un eccellente ritratto della fantastica vita di Baudolino, divenuto con l'inganno figlio adottivo dell'imperatore Federico Barbarossa. Ed è proprio sull'inganno che Eco basa questo romanzo: l'inganno che Baudolino usa di volta in volta per creare falsi miti, leggende e sacre reliquie.

Umberto Eco "fantasy" ?Di l. ferruccio-31 ottobre 2010

E' un romanzo di Eco un po' diverso dagli altri. Sembra un romanzo tipo "fantasy", ma in realtà probabilmentge e coscientemente "scimmiotta" (però come Eco sa fare) un genere che non sarebbe suo proprio, ancorato lui com'è, anche quando è narratore e non saggista, alla storia documentata. Ne deriva una miscela particolare di realtà (storica) e fantasia, nella quale in questo particolare caso la seconda componente (la fantasia affabulatrice) sembra volutamente prevalere. Per chi ama Eco (e chi lo legge non può non amarlo) anche questo romanzo è da non perdere, anche se forse si colloca ad un livello inferiore (o forse semplicemente diverso) da titoli quali "Il nome della rosa" o "Il pendolo di Foucault".