Bartleby, lo scrivano-Benito Cereno di Herman Melville edito da Garzanti
Alta reperibilità

Bartleby, lo scrivano-Benito Cereno

Editore:

Garzanti

Edizione:
8
Traduttore:
Lonza G.
Data di Pubblicazione:
2 febbraio 2004
EAN:

9788811365235

ISBN:

8811365236

Formato:
brossura
Argomento:
ANTOLOGIE (ESCLUSE LE ANTOLOGIE DI POESIE)
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Trama Bartleby, lo scrivano-Benito Cereno

La varietà delle esperienze e l'acuta percezione delle realtà storiche, la profondità del dramma morale che egli visse e la grandiosità fantastica, la complessità psicologica, la ricchezza epica con cui lo mise in scena, fanno di Melville uno dei protagonisti della letteratura moderna. Potenti raffigurazioni dei dilemmi dinanzi a cui dovrebbe fermarsi ogni umano giudizio, "Bartleby" e "Benito Cereno" sono racconti incentrati su figure quotidiane, antieroiche, che rivelano un disinteresse sempre più profondo per l'avventura: per questi esseri frustrati, inerti dinanzi al "muro" della realtà, la maturità è silenzio.

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4 di 5 su 2 recensioni

Bartleby, lo scrivanoDi A. Livio-2 novembre 2010

Bellissimo racconto. Dimostra che a volte non bisogna essere molto forti e sicuri di se per avere coraggio e impuntarsi su questioni che sembrerebbero secondarie per gli altri e importantissime per noi stessi. "Avrei preferenza di no" risponde ai suoi superiori il mezze maniche che conduce una vita senza emozioni e al limite del banale. Per gli altri sembra non esistere nemmeno, ma quello scivano ha un'anima e lo dimostra in quella bellissima frase. Quante volte nella mia vita impiegatizia avrei voluto dire la stessa cosa e non l'ho mai (o quasi) fatto con la calma e lucidità del protagonista. Mi consolava però il pensiero che qualcuno avesse avuto gli stessi problemi miei e fosse riuscito a creare un personaggio così inusuale in quegli ambienti.

bartlebyDi m. ugo-21 settembre 2010

Un omino mite, uno scrivano meticoloso che giorno dopo giorno diventa il piccolo nucleo di materia oscura che destabilizza l'universo attorno a sè. Bartleby, improvvisamente, smette di fare quello per cui è pagato, quello che ci si aspetta faccia, e ad ogni richiesta contrappone un garbato ma netto rifiuto. E' eccitante e disperante osservarlo e illudersi che il suo sia un grido di libertà per poi rendersi conto che la rivoluzione è un'ideale solo per chi osserva, la realtà dello scrivano va oltre ogni contingenza storica ed interpretazione sociale. Bartleby più che un enigma è una chiara risposta: no. Un no profondo e disarmante contro il quale nessuno puo' nulla, contro il quale si dissolve ogni seduzione. Bartleby è come un diapason umano che propaga il suo incessante, placido rifiuto in ogni direzione. Difficile dire se sia la rappresentazione di una resistenza, di un nichilismo interiore, di un vuoto, o di un dubbio. Bartleby è la risposta ad una domanda che nessuno conosce. Un personaggio indimenticabile per una storia straniante eppure galvanizzante come non ne esistono altre.