Descrizione Il bar delle grandi speranze
Figlio unico di madre single, J.R. cresce ascoltando alla radio la voce del padre, un dj di New York che ha preso il volo prima che lui dicesse la sua prima parola. Poi anche quella voce scompare. Sarà il bar di quartiere, con l'umanità varia che lo popola, a crescerlo e farne un uomo. Appassionata e malinconicamente divertente, una grande storia di formazione e riscatto, di turbolento amore tra una madre e il suo unico figlio, ma anche l'avvincente racconto della lotta di un ragazzo per diventare uomo e un indimenticabile ritratto di come gli uomini rimangano, nel fondo del loro cuore, dei ragazzi perduti.
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Recensioni degli utenti
Gli Angeli del Bar -21 settembre 2014
Se sei un comune mortale e, guardandoti indietro, nel tuo passato di giovane ragazzo vedi poco più che una famiglia sfasciata, e un bar che con le sue bevute e i suoi ubriaconi ti ha fatto da famiglia, non vedi forse l'ora di dimenticare. Ma se sei un reporter del Los Angeles Times puoi scegliere di fare di quel bar "IL BAR", il mitico luogo della tua maturazione, e di quegli ubriaconi (tuoi pari) gli Angeli Custodi della tua giovinezza disperata. E puoi scrivere un libro su quel bar, e su quella famiglia sfasciata, e su quel "Cesso" di casa in cui vivevi, e quel libro diventa un mitico "romanzo di formazione". La prosa di Moehringer è scorrevole, e i suoi (tanti) personaggi si avvicendano sulla scena principale con delicatezza, pennellati senza quei particolari approfondimenti nella descrizione fisica e nel carattere che appesantirebbero il romanzo e che contrasterebbero con il fatto che si tratta di ricordi. Molto belle alcune pagine (da antologia, ad esempio, la cronaca dell'incontro di pugilato Leonard-Hagler vissuta tramite il dramma di Zio Charlie), meno riuscite altre, ma nel complesso il romanzo è più che buono, assai influenzato dai classici americani.