La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme di Hannah Arendt edito da Feltrinelli

La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme

Editore:

Feltrinelli

Edizione:
20
Traduttore:
Bernardini P.
Data di Pubblicazione:
1 Settembre 2013
EAN:

9788807883224

ISBN:

8807883228

Pagine:
320
Formato:
brossura
Argomenti:
Etica e filosofia morale, Diritti umani
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Descrizione La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme

Otto Adolf Eichmann, figlio di Karl Adolf e di Maria Schefferling, catturato in un sobborgo di Buenos Aires la sera dell'11 maggio 1960, trasportato in Israele nove giorni dopo e tradotto dinanzi al Tribunale distrettuale di Gerusalemme l'11 aprile 1961, doveva rispondere di 15 imputazioni. Aveva commesso, in concorso con altri, crimini contro il popolo ebraico e numerosi crimini di guerra sotto il regime nazista. L'autrice assiste al dibattimento in aula e negli articoli scritti per il "New Yorker", sviscera i problemi morali, politici e giuridici che stanno dietro il caso Eichmann. Il Male che Eichmann incarna appare nella Arendt "banale", e perciò tanto più terribile, perché i suoi servitori sono grigi burocrati.

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