La bambola che dorme
- Editore:
Rizzoli
- Collana:
- BUR Narrativa
- Traduttore:
- Cappi A. C., Astori C.
- Data di Pubblicazione:
- 15 aprile 2009
- EAN:
9788817030892
- ISBN:
8817030899
- Pagine:
- 503
- Formato:
- brossura
Trama La bambola che dorme
California, 1999. Daniel Raymond Pell per i media è il "figlio di Manson": affascinante e carismatico, ha incantato, sedotto e plagiato i giovani adepti della sua setta. E con la complicità di uno di essi ha sterminato un'intera famiglia, senza accorgersi, però, che la notte del massacro una bambina dormiva tranquilla nel suo lettino, in mezzo alle bambole. Otto anni dopo Pell sta scontando la condanna a vita in un carcere di massima sicurezza e deve essere processato di nuovo per un altro delitto irrisolto. In tribunale, è interrogato dall'agente del California Bureau of Investigation Kathryn Dance, esperta in cinesica. Kathryn è uno dei pochi poliziotti in grado di interpretare il linguaggio non verbale e di capire se testimoni e sospetti dicono la verità. Non sbaglia mai, ma questa volta deve confrontarsi con un killer dall'intelligenza sovrumana. E quando Kathryn scalfisce l'assoluta compostezza di Pell e intuisce un diabolico trucco, è troppo tardi: il "figlio di Manson" è evaso dal tribunale.
Recensioni degli utenti
Due intelligenze a confronto-13 aprile 2016
Allontanato, spero solo momentaneamente, il personaggio di Lyncoln Rhyme, l'Autore affida la storia alla brava Kathryn Dance, detective esperta in cinesica, che si deve cimentare con l'intelligenza e la furbizia di un detenuto, autore di una strage così efferata che è stato etichettato come "figlio di Manson". Nonostante la sua bravura e la sua attenzione, la detective si lascia per un breve istante abbindolare dall'uomo che riesce così a fuggire dal carcere dove è detenuto. Inizia così una caccia piena di mosse e contromosse tra i due protagonisti che tiene il lettore incollato al libro, che si legge con molta facilità soprattutto passati i primi capitoli. Unico neo, secondo me, è l'eccessivo spazio che si dà alla cinesica, per quanto utile possa essere, a scapito delle indagini "su strada" e più tradizionali.
La bambola che dorme-14 maggio 2012
La dtective Katheryne Dance è un'esperta negli interrogatori: è una delle poche ad essere esperta nel decifrare il linguaggio non verbale, a capire quindi dai gesti e dal linguaggio del corpe se un interogato mente o dice la verità Ma nel caso del figlio di Manson finisce per sbagliare: inizierà una caccia senza quartiere per catturare il pericoloso evaso.
La bambola che dorme-1 maggio 2012
Un nuovo caso per la detective Katheryne Dance, la criminologa esperta negli interrogatori grazie alla sua capacità di scoprire la menzogna dell'intrrogato attraverso il linguaggio non verbale. Ma questa volta l'eperta commette un errore, e si aprirà una caccia senza quartiere. Un bellissimo thriller.
La bambola che dorme-25 gennaio 2012
Un giallo che si caratterizza per i forti sentimenti: l'arguzia e la cattiveria del galeotto evaso, l'umanità della detective. Jeffery Deaver, da buon maestro del triller, dimostra in questo "La bambola che dorme" tutta la sua arte nel mantenere altissima la tensione del lettore, completamente rapito dalle atmosfere noir e dai colpi di scena impensabili.
Deaver colpisce ancora-30 aprile 2011
Un nuovo personaggio assolutamente ben riuscito. La Dance è stata introdotta in "La luna fredda", indagine di Rhyme, e personalmente sono molto contenta che sia diventata protagonista di una saga tutta sua. Completamente diversa dal criminalista che considera solo le prove, la sua specialità è l'interrogatorio. Capisce se una persona sta mentendo tramite l'analisi cinetica. Eppure in questo romanzo si trova subito davanti a un avversario degno di lei, che a momenti sembra superarla in astuzia e abilità. Molto spazio è lasciato anche alla vita privata di Kathryn, vedova e madre di due bambini, alle prese con amicizie, hobby, famiglia e nuovi amori. Bellissimo!
Niente di eccezionale...-24 marzo 2011
Il nuovo personaggio di Katherine Dance non è particolare come Lincoln Rhyme, forse un po' più noiosa dal punto di vista personale, interessante invece da quello professionale. I thriller di Jeffery Deaver sono sempre ben scritti, macchinosi al punto giusto, e abbastanza avvincenti. Ma sono così "perfettini", alla fine non c'è nessuna grossa sorpresa, Deaver da sempre al lettore quello che si aspetta. Dopo un po' cominciano a sembrarmi tutti uguali...