Trama Il bambino indaco
Forse non è cosí vero che l’istinto materno non sbaglia mai. A volte scegliamo di non dare peso a una piccola crepa, un’incrinatura impercettibile, che a poco a poco scalfisce, fino a squarciare. Cosí succede a Carlo, che all’improvviso si ritrova inerme «come chi è rimasto dalla parte sbagliata di un fiume dopo il crollo di un ponte». Perché Isabel, sua moglie, lotta contro i propri demoni nell’accanito inseguimento di una purezza assoluta. Che svuota, logora, annienta. Anche il loro bambino. Una storia attuale e sovversiva, che sfida molti luoghi comuni, raccontata in punta di penna. Una storia capace di commuovere e disturbare, che non ti togli piú dalla testa. Una storia da cui Saverio Costanzo ha tratto il suo ultimo film, Hungry Hearts, presentato lo scorso settembre alla Mostra del Cinema di Venezia. Il pubblico lo ha accolto con dieci minuti di applausi, e la giuria lo ha premiato con l’assegnazione della Coppa Volpi sia per la miglior interpretazione maschile che per quella femminile ai due protagonisti, rispettivamente Adam Driver (lo ricordiamo in A proposito di Davis e Lincoln, oltre che nella serie Girls; sarà inoltre tra i protagonisti del prossimo episodio di Star Wars) e Alba Rohrwacher (Le meraviglie, La solitudine dei numeri primi, Io sono l’amore).
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Recensioni degli utenti
Per una lettura certamente occasionale-25 febbraio 2012
Un libro poco interessante, con un contenuto moderato e relativamente piacevole. Il bambino indaco presenta uno stile asciutto e ben caratterizzato da uno stampo descrittivo quanto innovativo. Poco interessante il modo in cui la vicenda viene a snodarsi. Per una lettura certamente occasionale e non impegnativa
