Descrizione La bambina senza nome
"Avevo quattro anni e stavo sgranando piselli nell'orto vicino a casa. È uno dei primi ricordi che ho di me stessa. Una mano mi afferra, mi schiaccia uno straccio sulla bocca e il cielo diventa nero. Poi i miei rapitori mi hanno abbandonato nella giungla colombiana. Rammento rumori terrificanti tutto intorno e la sensazione di soffocare, con tutta quella vegetazione che mi sovrastava. Cercavo la strada di casa, mi sentivo intontita, spaventata e affamata. A un tratto mi sono vista circondata da un branco di scimmie. Mi hanno accolta e per cinque anni ho vissuto con loro. Fino a quando due cacciatori mi hanno trovata. Ho conosciuto così tanta cattiveria da allora che mille volte ho rimpianto quel giorno. Mi ci sono voluti anni per ritrovare la strada, una qualunque strada, che mi portasse alla libertà."
Recensioni degli utenti
Tutto d'un fiato e spettacolare-20 febbraio 2014
Questo libro ti appassiona fin dal primo momento in cui lo leggi. La storia è buona, a volte incredibile, e l'impressione è che i fatti accaduti nella lontana infanzia e adolescenza possano a volte essere enfatizzati e influenzati dall'attuale momento in cui vengono narrati. Di certo, però, dopo i primi capitoli il racconto prende letteralmente il volo, e va letto tutto in un colpo. Lo consiglio senz'altro: è una storia vera che fa pensare, commuovere e appassionare fino all'ultima parola. Lo consiglio vivamente!