La ballata del vecchio marinaio-Kubla Khan. Testo originale a fronte di Samuel T. Coleridge edito da Feltrinelli

La ballata del vecchio marinaio-Kubla Khan. Testo originale a fronte

Editore:

Feltrinelli

Edizione:
4
A cura di:
A. Ceni
Data di Pubblicazione:
6 ottobre 2008
EAN:

9788807820915

ISBN:

8807820919

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Descrizione La ballata del vecchio marinaio-Kubla Khan. Testo originale a fronte

La Ballata nacque nell'anno della straordinaria simbiosi poetica di Coleridge con Wordsworth. Con questo capolavoro del Romanticismo il viaggio per mare diviene la ricerca estrema del Senso, l'avventura capace di restituire pienezza alla vita dell'uomo. Nei due anni successivi Coleridge scrisse le sue migliori poesie: la Ballata, Kubla Khan, Christabel. Kubla Khan in particolare palesa le immense potenzialità dell'immaginazione, suprema facoltà intellettiva e visionaria e il grande esito artistico che ne fece Coleridge. La traduzione con testo a fronte, è del poeta e pittore Alessandro Ceni; l'introduzione è di Ettore Canepa.

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4 di 5 su 2 recensioni

La Ballata del vecchio marinaioDi M. Mauro-1 ottobre 2010

Per chi non la conoscesse consiglio la versione musicale di questa ballata presente nell'ultimo album di Vinicio Capossela. Il brano si intitola "Santissima dei naufragati" e con il violoncello di Brunello è qualcosa di altamente estetico e indimenticabile.

Una riflessione sul maleDi P. Michele-15 settembre 2010

Alla base dell'opera di Coleridge c'era proprio l'idea di parlare del male e di come esso spinga gli esseri umani a comportarsi. Ciò che lo scrittore inglese ha pubblicato è, però, molto più di una mera riflessione: un preziosissimo gioco di metafore e allegorie e, allo stesso tempo, una cupa e "romantica" (nel senso di "pertinente al Romanticismo") storia dai tratti lugubri e arcani, a volte non completamente comprensibili. La lingua in cui è scritta - e che nell'edizione con testo a fronte si può vedere - è un inglese squisitamente arcaico, difficile da comprendere addirittura per gli inglesi del tempo, ma questa complessa sonorità quasi tardomedioevale contribuisce a rendere ancora più irresistibile il fascino che quest'opera esercita sul lettore. Il Kubla Khan è, invece, un'opera incompleta ed è un vero peccato, perché il suo incipit fa pensare ad una grandiosa opera, del livello - se non superiore - della Ballata del Vecchio Marinaio. La mente di Coleridge la partorì dopo aver fatto un sogno che precisamente era ambientato in questo paese onirico, Xanadu. Purtroppo per noi di quest'opera non si riuscirà mai a cogliere il significato profondo, essendo stata interrotta poco dopo l'incipit, ma la sua forza espressiva e la potenza evocatrice delle sue immagini resteranno per sempre chiare.