Azazel di Youssef Ziedan edito da BEAT
Alta reperibilità

Azazel

Editore:

BEAT

Collana:
BEAT
Traduttore:
Declich L., Mascitelli D.
Data di Pubblicazione:
23 novembre 2011
EAN:

9788865590553

ISBN:

8865590556

Pagine:
364
Formato:
brossura
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Trama Azazel

Una cella di due metri per lato. Una fragile porta di legno sconnessa. Una tavola, con sopra tre pezze di lana e lino, e un tavolino con un calamaio e una vecchia lampada con lo stoppino logoro e la fiamma danzante. A Ipa, il monaco egiziano, non serve altro per vivere nel monastero sulla vecchia strada che collega Aleppo e Antiochia, due città la cui storia ha inizio nella notte dei tempi. È il V secolo, un momento decisivo nella storia della Cristianità. Sono anni di violenza religiosa, di lotte e contrasti feroci, e la fede nel Cristo vuol dire scegliere una fazione, abbattere i propri nemici, e così decidere del proprio stesso destino. Nestorio, Yabba che ha preso Ipa sotto la sua protezione, il venerabile padre con cui a Gerusalemme e Antiochia il monaco ha discusso liberamente dei libri proibiti di Plotino, Ario e degli gnostici, è nella tempesta. Nel 428 d.C. è stato ordinato Vescovo di Costantinopoli e ora, due anni dopo, è accusato di apostasia, la più terribile delle accuse, l'abbandono e il tradimento della fede nel Cristo. Il Patriarca Cirillo, l'Arcivescovo di Alessandria, ha scritto dodici anatemi contro l'"apostata", colpevole ai suoi occhi di non riconoscere che "il Cristo è Dio nella sostanza e che la Vergine è Madre di Dio". Che Chiesa è mai quella che scomunica un saggio dal volto radioso, un uomo santo e illuminato che ha il solo torto di ritenere assurdo che "Dio sia stato generato da una donna"?

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5 di 5 su 3 recensioni

INTRIGANTEDi B. ARIANNA-17 settembre 2011

MOLTO BELLO DA LEGGERE NON SOLO PER LA STORIA STRAORDINARIA DI QUESTO MONACO, IPA, CHE NEL SUO CAMMINO INCONTRA DIVERSI "OSTACOLI"CHE LO DISTOLGONO DEL MONACO E LO AVVICINANO PIU' ALL'UOMO; MA ANCHE PERCHE' AMBIENTATO VICINO ALLA NASCITA DEL CRISTIANESIMO, CON I SUOI ERRORI IN NOME DI DIO CHE NESCE BUONO MA CHE NOI UOMINI, CERTE VOLTE, LO RENDIAMO GUERRIERO.

La vita di IpaDi m. roberto-18 ottobre 2010

La vita di Ipa - il monaco - è stupefacente. Sembra prevenire gli eventi dai quali è sfiorato. Risulta colpito varie volte, poi risorge più forte. Questo di Ipa è un lungo viaggio all’interno del cristianesimo primitivo, vissuto con forti passioni anche violente, come crudele era il tempo. Youssef Ziedan è un egiziano, musulmano, personaggio molto colto ed istruito. Compone il libro usando la struttura del manoscritto ritrovato, scritto per capitoli dal Monaco Ipa. Ogni capitolo è un momento specifico della sua storia e della sua personalità. Così operando Ziedan crea un crescendo psicologico costante e bilanciato, ricco di un linguaggio fra il vero e l’aulico dell’ambiente colto dei monasteri. Dal linguaggio apprendiamo le difficoltà del cristianesimo alla sua nascita. Formato da espressioni forte, terminologie nuove, le quali non aiutano la comprensione, anzi, facilitano la divisione e il contrasto fra le genti. Così è nel libro. Perché la scrittura è figlia di Azazel, il terribile diavolo. Con lui, Ipa, deve fare i suoi conti. La scrittura, stimolata da Azazel, manifesta le insoddisfazioni della vita di Ipa. Azazel interviene direttamente negli avvenimenti, si serve di Ipa per osservare e conoscere. Il diavolo, pretende la scrittura di tutto; per lasciarlo posteri? No, soltanto per possedere il Monaco. E’ inutile storicizzare i vari avvenimenti, non serve a nulla. Allora possiamo farci trasportare nelle faide egiziane fra i pagani e i cristiani. Arrivare fino ad Alessandria, dove i primi fondamenti del cristianesimo stanno nascendo. Alessandria è una città importante ed una guida per la stesura dei primi principi cristiani. Senza questa città il cristianesimo avrebbe perso una base importante per il suo sviluppo. Arriviamo poi nel pacifico monastero dove Ipa vivrà curando malati e compilando il suo manoscritto. La dolce atmosfera è percepibile. Il monachesimo nasce in Egitto, sarà l’egiziano Ipa a mostrarcelo. In questo mondo tranquillo, il peccato è sempre in agguato. Il diavolo è pronto a mandare i suoi emissari, come ad Alessandria. Ipa conosce così la lussuria ed il desiderio. Un ragazzo zoofilo ed incestuoso cerca di conquistarlo con il suo linguaggio crudo (Pag. 270). La vera manifestazione del desiderio avviene con Marta. E’ lei il diavolo, è lei Azazel. Ipa ha una personalità forte, ma non riesce a sottrarre la sua scrittura ad Azazel ed il suo corpo alla affascinante Marta.

NON PERDETELODi C. Aldo-10 luglio 2010

Un magnifico romanzo, una stupenda storia narrata in modo impeccabile da un autore sconosciuto, di cui attendo con ansia la prossima prova. Si legge tutto d'un fiato, nonostante il racconto sia ricco di veri riferimenti storici e religiosi, antichi, ma che tuttora ci lasciano elementi profondi su cui riflettere e meditare. La narrazione sciolta rende leggero ogni spunto proposto e fa arrivare all'ultima pagina pienamente soddisfatti, con il solo rammarico di aver terminato la lettura. Non perdetevelo, è una vera perla, se siete appassionati del genere.