Avviamento all'analisi del testo letterario di Cesare Segre edito da Einaudi
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Avviamento all'analisi del testo letterario

Editore:

Einaudi

Data di Pubblicazione:
6 luglio 1999
EAN:

9788806131579

ISBN:

8806131575

Pagine:
400
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2 di 5 su 2 recensioni

Testo per esperti?Di E. Maria Letizia-24 ottobre 2010

Trattazione completa, ma farraginosa. Probabilmente utile per un ripasso, ma difficile per chi si accinge ad affrontare l'argomento per la prima volta. L'impostazione non permette di cogliere in maniera chiara le differenze tra alcune delle teorie e di distinguere alcuni elementi rilevanti. Per nulla scorrevole, la lettura non risulta interessante.

Avviamento all'analisi del testo letterarioDi c. Giovanni-9 ottobre 2010

Comincio con un pensieraccio maligno venutomi alla mente appena ebbi finito di leggere il libro, e cioè che questo, messo in mano d'uno studente di lettere, risulterebbe in realtà una ricetta pressoché infallibile per NON avviarlo all'analisi del testo letterario: immagino stuoli di ragazzi sfiancati fuggire da queste pagine di piombo per far vela verso lidi meno aridi e uggiosi, come i corsi di Economia Aziendale o d'Ingegneria Idraulica. Ovviamente, mi auguro che nessun professore lo imponga agli studenti, e sia invece studiato da dottorandi o cultori di teorie della letteratura, ai quali può essere invece davvero utile. In effetti, per usare una litote, Segre qui non mostra doti di bello scrivere: certo, gli va riconosciuta l'attenuante dell'essersi dedicato per lo più ad esporre le idee di studiosi non proprio noti per l'amenità della prosa, come Hjelmslev, Jakobson, Greimas o Lotman, benché poi vada considerato ch'egli continua ad essere pesantuccio anche quando si occupa di altro. L'opera risulta dalla giustapposizione di due parti scritte in precedenza, il che giustifica le parecchie ripetizioni, che del resto non disturbano, ed anzi risultano perfino giovevoli in un testo così denso ed irto. L'impostazione è fortemente condizionata dalle teorie narratologiche di stampo formalistico, i cui autori, soprattutto dopo una lettura prolungata, mi hanno sempre dato l'impressione di studiosi che tanto s'invaghiscono delle loro costruzioni (è nota la loro furia nomenclatoria, negli autori anglosassoni ancor più che nei russi o nei francesi) da dimenticarsi dei libri veri. Ma in realtà non è così: ne fa fede lo stesso Segre, che è un grande studioso dell'Ariosto (e non solo), ha svolto anche un'attività giornalistica e i classici li ama davvero, come dimostra un'intera vita dedicata a studiarli.