Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain edito da SE

Le avventure di Huckleberry Finn

Editore:

SE

Collana:
Assonanze
A cura di:
G. Culicchia
Data di Pubblicazione:
13 Dicembre 2012
EAN:

9788877109835

ISBN:

8877109831

Pagine:
250
Formato:
brossura
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Trama Le avventure di Huckleberry Finn

Il libro, uscito nel 1885, costituisce una vasta epopea dell'America degli avventurieri e delle miserabili città dislocate lungo la vallata del Missouri e dell'Ohio, l'America dell'età dell'oro e della colonizzazione, della vita violenta e della vita semplice e patriarcale. Tom Sawyer e Huckleberry Finn sono il tipico ritratto del ragazzo americano e del suo rapporto con questo mondo. Huckleberry, fuggito dalle persecuzioni di un padre ubriacone, dopo aver vissuto dentro una botte da zucchero, di nuovo fuggiasco, intraprende un grande viaggio sul Missouri, in compagnia di uno schiavo negro: Jim un altro miserevole evaso. Avventure complicate e incontri imprevisti, fino all'incontro con Tom Sawyer.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 1 recensione

Divertente o razzista?Di M. Amalia-29 Settembre 2013

Letto dapprima nell'adolescenza, poi in piena età matura, posso tranquillamente dire di aver trovato questo libro meno divertente di quanto non ricordassi. Vi è un presupposto molto serio: i problemi del ragazzo Huck e dello schiavo fuggiasco Jim sono meritevoli di tanto umorismo, protratto sino all'incoscienza quando verso la fine entra in scena Tom Sawyer? A mio avviso no, anche se questo significa togliere al libro il suo stato accettato di libro per ragazzi e farne un lavoro per adulti. Ho provato un fastidio non piccolo nel vedere che i casi di due poveri esclusi divenissero oggetto di continuo riso, né mi ha divertito la parte dedicata alla vendetta in atto tra due famiglie agiate che passavano il tempo a scannarsi. Ma sul fatto che il libro sia anche razzista non sono d'accordo. Le più recenti riletture e riscritture non devono portare a snaturare questo testo che finirebbe per restare quel che è, non cambierebbe solo perché al posto del termine "negro" se ne mette un altro. Ho già scritto che le disgrazie dei personaggi andavan trattate con maggior serietà e ciò vale per tutti i personaggi, indipendentemente dal colore della loro pelle.