Ave Mary. E la chiesa inventò la donna di Michela Murgia edito da Einaudi

Ave Mary. E la chiesa inventò la donna

Editore:

Einaudi

Data di Pubblicazione:
13 maggio 2011
EAN:

9788806201340

ISBN:

8806201344

Pagine:
166
Formato:
brossura
Argomenti:
Studi sui generi: donne, Cattolicesimo romano, Chiesa cattolica romana
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Descrizione Ave Mary. E la chiesa inventò la donna

La chiesa è ancora oggi, in Italia, il fattore decisivo nella costruzione dell'immagine della donna. Partendo sempre da casi concreti, citando parabole del Vangelo e pubblicità televisive, icone sacre e icone fashion, encicliche e titoli di giornali femminili, questo libro dimostra che la formazione cattolica di base continua a legittimare la gerarchia tra i sessi, anche in ambiti apparentemente distanti dalla matrice religiosa. Anche tra chi credente non è. Con la consapevolezza delle antiche ferite femminili e la competenza della persona di fede, ma senza mai pretendere di dare facili risposte, Michela Murgia riesce nell'impresa di svelare la trama invisibile che ci lega, credenti e non credenti, nella stessa mistificazione dei rapporti tra uomo e donna. Disponibile dal 17 maggio 2011.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 8 recensioni

Ave MichelaDi A. Alessia-22 febbraio 2021

Premetto che Michela Murgia gode della mia simpatia, ma devo dire che questo libro sulla donna è veramente illuminante. Murgia analizza le figure femminili bibliche e mostra come la nostra società sia profondamente influenzata dalla Bibbia e dalla iconologia biblica. Consigliato

DeludenteDi C. CECILIA-21 aprile 2012

Ho amato la Murgia di "Accabadora" e speravo di ritrovare qui, in questo saggio, la scrittrice coraggiosa e lucida del suo premiato romanzo. Ma così non è stato. Troppi i luoghi comuni e le imprecisioni (in molti punti non è chiarissima! ) , non segue un filo logico preciso e a me ha creato solo un po' di confusione... E noia. Peccato, peccato davvero. Poteva essere un'ottima occasione per toccare uno dei temi più complessi e attuali del nostro tempo: quello della figura della donna nella civiltà e nella cultura cristiane.

Perché la donna no?Di R. Alessandro-13 febbraio 2012

Il testo si presenta come ottimo pamphlet contro il mondo maschilista retaggio di una vetusta tradizione ebraico-cristiana. Molto interessanti le affermazioni che fa la Murgia, peccato che mancano completamente di note bibliografiche, questo ad evidenziare il coraggio dell'autrice ma anche una temibile trascuratezza.

Ave MaryDi I. Lucia-8 febbraio 2012

Un libro meraviglioso, breve ma intenso. Michela Murgia analizza la figura della donna all'interno del cristianesimo, più in particolare della Chiesa Cattolica. Morte, dolore, peccato originale, bellezza, sesso, matrimonio sono alcuni degli argomenti che spuntano fuori nel saggio. Assolutamente da leggere.

L'immagine di Maria riflesso della donna oggiDi O. Silvia-9 dicembre 2011

Contrariamente al titolo, non è un libro su Maria, ma proprio da Maria trae spunto per discutere della condizione di inferiorità che la donna, attraverso i secoli, ha dovuto subire. L'autrice compie un'accurata analisi delle immagini e dei ruoli che la Chiesa ha attribuito alla donna quale sposa, madre, figlia mai perfetta mai sufficientemente immolata nel volontariato, nella famiglia e nella società. L'indagine avviene attraverso un continuo intreccio tra esempi di vita reale e citazioni teologiche che dimostrano l'assoluta complicità della Chiesa cattolica con la società maschilista. La madre Chiesa fornisce storie, giustificazioni ed encicliche che alimentano l'emarginazione e l'annullamento sociale della donna.

Alcune riflessioni sull'essere donnaDi P. SAVINA-19 settembre 2011

Ho trovato il libro non scontato e pieno di spunti di riflessione. Non sempre ho condiviso le conclusioni dei ragionamenti, ma li ritengo tutti onesti dal punto di vista intellettuale, ottimi per vedere da un'angolazione diversa la storia della donna nella Chiesa. Non si intacca il messaggio liberante di Cristo, ma semmai si discute sulla sua applicazione nel tempo e nella cultura finora vissuti. Ho trovato la scrittura della Murgia bella e coinvolgente, come sempre. Da leggere.