Auschwitz è di tutti di Marta Ascoli edito da Rizzoli

Auschwitz è di tutti

Editore:

Rizzoli

Data di Pubblicazione:
26 gennaio 2011
EAN:

9788817047135

ISBN:

8817047139

Pagine:
116
Formato:
rilegato
Disponibile anche in E-Book
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Trama Auschwitz è di tutti

Trieste, 1944. Marta ha diciassette anni, "un'età in cui tutto ci accontentava e ci faceva sorridere". Quei sorrisi vengono strappati brutalmente la sera del 29 marzo, quando due SS fanno irruzione in casa per prelevare la famiglia Ascoli, per metà ebrea. È l'inizio di un calvario senza fine. La prima tappa è la risiera di San Sabba, unico campo di concentramento nazista in Italia; poi verranno la separazione dalla madre, il terribile viaggio in treno verso Auschwitz, sola donna in un convoglio di uomini per non abbandonare il padre; quindi Birkenau, poi Bergen-Belsen, la neve, i lavori forzati, la denutrizione, le malattie, le torture. E quella frase che suona come una condanna a morte continuamente rinviata: "Tu da qui non uscirai che per il camino". Eppure Marta resta attaccata alla vita con tutte le sue forze; infine, stremata, quando decide di farla finita lanciandosi contro il filo spinato, la sentinella che la scopre non spara. Il destino ha in serbo per Marta il 15 aprile 1945, il giorno della liberazione per mano degli inglesi e la gioia immensa del ritorno a casa. Attraverso la sua testimonianza, Marta Ascoli ricorda la tragedia vissuta da una famiglia, dal popolo ebraico, dall'umanità intera: e, con la forza di un grido, ci spiega che Auschwitz è di tutti, luogo-simbolo della più grande ferita aperta nella storia del Novecento.

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5 di 5 su 1 recensione

Auschwitz e' di tutti.Di c. monica-20 giugno 2011

Perche' Auschwitz e' solo uno dei molti Lager brulicanti di umanita' dimenticata. Centri di raccolta per uomini che inghiottirono Europei, Africani, ebrei, cattolici, rom, ariani gentili ed altri ancora. A tutti tocco' la stessa sorte: "il camino". Umanita' che per alcuni non aveva nessun valore e di cui rimangono solo pochi oggetti a testimoniare un passaggio sul pianeta Terra: "il pianeta dell'Uomo". Questi pianeti nel pianeta sono la memoria di questa umanita' volutamente dimenticata, ricordata spesso solo da chi ha vissuto il Lager. Pianeti guardati spesso con indifferenza, perche' ricordano un passato che, o va dimenticato perche' vergognoso, o non va ricordato perche' doloroso, oppure guardato con sospettosa riluttanza soltanto perche' impossibile credere che l'Uomo possa aver fatto questo all'Uomo.