Auschwitz. Ero il numero 220543 di Denis Avey, Rob Broomby edito da Newton Compton

Auschwitz. Ero il numero 220543

Traduttore:
Cantoni E.
Data di Pubblicazione:
27 ottobre 2011
EAN:

9788854131958

ISBN:

8854131954

Pagine:
329
Formato:
rilegato
Argomento:
Olocausto
Acquistabile con la

Descrizione Auschwitz. Ero il numero 220543

Nel 1944 Denis Avey, un soldato britannico che stava combattendo nel Nord Africa, viene catturato dai tedeschi e spedito in un campo di lavoro per prigionieri. Durante il giorno si trova a lavorare insieme ai detenuti del campo vicino chiamato Auschwitz. Inorridito dai racconti che ascolta, Denis è determinato a scoprire qualcosa in più. Così trova il modo di fare uno scambio di persone: consegna la sua uniforme inglese a un prigioniero di Auschwitz e si fa passare per lui. Uno scambio che significa nuova vita per il prigioniero mentre per Denis segna l'ingresso nell'orrore, ma gli concede anche la possibilità di raccogliere testimonianze su ciò che accade nel lager. Quando milioni di persone avrebbero dato qualsiasi cosa per uscirne, lui, coraggiosamente, vi fece ingresso, per testimoniare un giorno la verità. La storia è stata resa pubblica per la prima volta da un giornalista della BBC, Rob Broomby, nel novembre 2009. Grazie a lui Denis ha potuto incontrare la sorella del giovane ebreo che salvò dal campo. Nel marzo del 2010, con una cerimonia presso la residenza del Primo ministro del Regno Unito, è stato insignito della medaglia come "eroe dell'Olocausto".

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 8 recensioni

Bellissimo... Da leggere!Di O. Diana Evelina-5 aprile 2014

All'inizio non credevo che fosse possibile. Poi, man mano che leggevo il libro, mi sono resa conto che invece lo era. La prima metà del libro narra le vicende del protagonista, un inglese coraggioso, avventuroso e...poco propenso a seguire le regole. Mi sono resa conto che questa 'introduzione' era necessaria per capire la seconda parte del libro, in cui viene narrato il suo scambio - di pochi giorni, è vero, ma a rischio della propria vita - con un prigioniero ebreo deportato ad Auschwitz. E lo fa un po' per capire davvero come sia la vita ad Auschwitz - nella parte dove stanno gli ebrei - e un po' per aiutare quest'uomo nei cui occhi ha letto una terribile disperazione ed il senso di morte imminente. Sa di avergli dato qualche giorno in più di vita, visto che lui, come prigioniero inglese, ha diritto a più cibo e a migliori condizioni di vita, rispetto agli ebrei. È un libro che leggi e non riesci più a smettere, perché ti prende e non ti lascia più andare. Leggetelo...ne vale la pena! Soprattutto in un momento in cui viene a mancare il sostegno reciproco tra gli uomini.

AuschwitzDi m. giulia-29 marzo 2012

Un libro, testimonianza di come l'uomo possa essere arrivato a commettere le più atroci crudeltà su di un altro uomo. Una storia toccante raccontata da avey, che dopo anni, riesce a parlare a raccontare di quando scambiò la sua uniforme con quella di un ebreo detenuto in un campo di concentramento, provando su di sè, vedendo con i suoi occhi la realtà. Un libro importante per non dimenticare mai e per sperare che questi orrori non si ripetano più.

ToccanteDi N. Giovanni-21 marzo 2012

Un libro che non dovrebbe mancare nella nostra teca, un libro che ancora una volta racconta la nuda verità toccando impotenti i nostri cuori. Ogni storia narrata, da Primo Levi (Se questo è un uomo) a Denis Avey, lasciano in noi segni indelebili, momenti di cui dovremmo farne tesoro. Spesso dimentichiamo il valore della vita, ci lasciamo trascinare da cose superflue, accantonando ciò che di più caro la stessa ci ha donato... Amore, amore per il prossimo.

Per non dimenticareDi N. Bruno Antonio-23 febbraio 2012

Una fotografia di una delle pagine più nere della nostra storia, raccontata da chi ha visto con i propri occhi gli orrori nazisti. Ogni piccola cosa può fare la differenza: una sigaretta, un paio di stivali, persino una parola può decidere tra chi deve morire e chi vivere. Un libro che fa riflettere e commuovere

Homo hominis lupusDi I. PIER PAOLO-20 febbraio 2012

Con questo libro siamo tutti noi testimoni di avvenimenti che vorremo irripetibili. Travolti dall'orrore, pagina dopo pagina siamo risucchiati dal vortice assurdo della guerra che trasforma l'essere umano in un mostro capace di qualsiasi nefandezza, ma anche quasi incomprensibilmente, di immaginare l'attuazione nell'autore di uno slancio di altruismo tale da fare lo scambio ed assumere così tutte le indicibili sofferenze dell'altro.

BellissimoDi A. Sabrina-14 febbraio 2012

Un libro emozionante. Uno sguardo in un passato pieno di orrore, raccontato da chi quelle esperienze le ha davvero vissute. Un colpo all'anima pagina dopo pagina. Una triste storia per ricordare all'umanità che certe cose non devono mai più accadere. Da leggere assolutamente, e soprattutto da far leggere.