Attrazione fatale

Dopo aver letto questi autori, è difficile trattenersi dal commento, perché libri così scatenano una molteplicità di emozioni sinaptiche d'inarrestabile giubilo e profondissima soddisfazione. Questo romanzo è audace e spettacolare. Sembra di essere immersi in un'atmosfera da favola, come piacque a Ludwig II di Baviera, con il sottofondo musicale più maestoso di tutti. Quell'epoca si fregiò del cromatismo wagneriano, la nostra della policromia di romanzo di questi autori geniali. Un palcoscenico, che agghiaccia, un intrigo elettorale che sorprende, un film colossale e stupefacente, che trasforma ogni supposizione in tensione e stupore sempre imprevedibile e crescente, sono gli ingredienti di quest'altra opera d'arte a doppia firma Ripa. Il viaggio nella grotta di Venere non è più bello della lettura di queste pagine! I castelli incantati sono qui, sotto la luce di cinque inconfutabili stelle.

RIPA SENZA PARI. Sembra l'anagramma di un bel film. Invece è un viaggio nello splendore. Ludwig II di Baviera fece costruire i suoi castelli di sentimenti e magia, dove ascoltava Wagner dipingere i suoni nell'incanto. Così vestì la Germania di stupore e novità. Ripa in queste pagine fa risplendere tutta l'originalità della mente scientifica e musicale. E chi ama compiere certi percorsi culturali non può non sentirsi fatalmente attratto dalle sue trame audaci, in doppia veste di straordinarietà. Il palcoscenico della Mantide agghiaccia! Il suggerimento di Wittgenstein illumini! Il resto lo fa Ripa! Ed è uno spettacolo a cinque stelle!

Quando un romanzo continua a risuonare nel cervello, dopo tanto tempo che lo si è letto, la spiegazione può essere duplice: è scritto in maniera magistrale, e la trama è contenutisticamente polarizzante. Coi Ripa, la spiegazione è triplice, perché, oltretutto, ci si trova di fronte all'originalità, vestita di musica e di eleganza, come un dipinto di un pittore nuovo, che ha frequentato tutte le migliori scuole del pianeta "Cultura", e ha deciso di affrescare queste pagine coi colori delle stelle dalle quali ha tratto luminosità. Sullo sfondo della volta ha disegnato un castello di fiabe, accarezzato da voile bavarese, che tremola di splendore e contrasto con la follia omicida della Mantide, mentre agghiaccia e depista il lettore, tra intrighi elettorali e note cinematografiche di scientificità. Tobia Allievi, prima ama la ricerca della verità, e poi uccide continuamente ogni intuizione del lettore, perchè gli autori ben conoscono il segreto per catalizzare fino all'ultima pagina l'interesse del lettore-spettatore. Impossibile descrivere con semplici parole la maestosità di questo romanzo, che viene in modo riduttivo etichettato come un thriller. La musica di Wagner incantò re Ludwig II di Baviera, perchè fu poderosa e avvolgente, come nessuna prima di allora. Per questo la si respira ancora attraverso questo romanzo, o, forse, perchè queste pagine ne amplificano la straordinarietà. Non si può sapere, se non leggendole: Wittgenstein docet!