Attentato al Papa
- Editore:
Chiarelettere
- Collana:
- Principioattivo
- Edizione:
- 2
- Data di Pubblicazione:
- 12 maggio 2011
- EAN:
9788861901209
- ISBN:
8861901204
- Pagine:
- 368
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Terrorismo, lotta armata, Leader cristiani e leadership cristiana
Descrizione Attentato al Papa
Che storia! Vale la pena provare a ricostruirla, tutta. Vi sono coinvolti ben sei paesi (Francia, Bulgaria, Russia, Germania, Turchia, Polonia), un killer, Ali Agca, l'attentatore del papa (altri suoi obiettivi Bourguiba, Walesa, Dom Mintoff, Khomeini) che dice di essere Gesù Cristo. Un bel gruppo di spie (monsignori, cardinali e persino guardie svizzere) che s'infiltrano nelle stanze del papa, due giudici bulgari che giudici non sono e anzi sono ritenuti i due organizzatori del sequestro nel 1983 di Emanuela Orlandi, strumento inconsapevole del terrorismo internazionale. E non è finita: un morto che in realtà non è morto (il presunto organizzatore dell'attentato al papa), due italiani trattati come spie dal governo bulgaro per ritorsione nei confronti del nostro ma che spie non sono, un sindacalista incarcerato e poi scagionato vent'anni dopo, senza nemmeno ricevere le scuse. Omicidi, sequestri, furti, ricatti, minacce (anche ai giudici); spie, terroristi, servizi segreti al gran completo, criminalità organizzata: come in una vera spy story entrano ed escono personaggi di ogni tipo e non mancano le sorprese. I due autori, un noto giornalista e un noto magistrato che ha seguito un filone dell'inchiesta sull'attentato ed è avvocato della famiglia Orlandi, hanno lavorato su documenti e testimonianze, contro silenzi e omertà. Il loro libro entra nel cuore del Novecento, tra equilibri politici mondiali e storie personali.
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Recensioni degli utenti
Non convincente-4 febbraio 2015
Ricostruzione dei fatti molto dettagliata e precisa, ma decisamente molto opinabile. Nulla da togliere al magistrato Imposimato e al giornalista Provvisionato, che si dimostrano molto competenti nei loro ambiti e – pur ricorrendo a parole tecniche – fanno diventare molto comprensibile il resoconto di alcuni degli anni più difficili in Italia e di conseguenza nel mondo, ma la loro ricostruzione non riesce a convincermi totalmente. Trovo, però, che ciò sia anche positivo per il libro: rimane, infatti, quel margine di dubbio che a proposito di fatti così importanti è sempre giusto avere.