Astarte di Andrea Pazienza edito da Fandango Libri

Astarte

A cura di:
G. Ferrara
Data di Pubblicazione:
18 marzo 2010
EAN:

9788860441348

ISBN:

886044134X

Pagine:
103
Formato:
rilegato
Argomento:
NARRATIVA DI AMBIENTAZIONE STORICA
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Descrizione Astarte

Una delle storie più belle e commoventi di Andrea Pazienza. La sua ultima storia, rimasta purtroppo incompiuta. Narra le gesta di un gigantesco cane molosso; non un cane qualunque ma il capo dei cani da guerra di Annibale, il possente Astarte. L'animale appare in sogno al narratore, lo stesso Pazienza, che avrà l'onore di raccontare le sue gesta, le gesta di un cane che ha attraversato la Storia e vi ha partecipato attivamente. Abbiamo il tempo di affezionarci ad Astarte; ci viene narrata la sua nascita, i primi anni di vita, l'addestramento alla guerra e poi gli scontri in battaglia ma soprattutto la sua amicizia con Annibale, vera e umanissima. Vedremo Astarte al seguito dell'esercito cartaginese dalla nascita in Spagna fino alla marcia sull'Italia, sfidando il potente impero romano, attraversando i Pirenei e fermandosi sul Rodano, ai piedi delle Alpi. Qui assisteremo al primo scontro coi romani, poi la storia si interrompe a causa della prematura scomparsa di Paz. Con la prefazione di Roberto Saviano.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 1 recensione

Storia di AstarteDi p. raffaele-6 aprile 2011

Bene, anzi benissimo, Acquistatelo e non ve ne pentirete. E' certamente risuttivo definire "fumetto" questo lavoro incompleto di Andrea Pazienza, che come le migliori opere liriche va letto almeno tre volte: una volta va ammirato il disegno in tutte le sue più minuscole pieghe, quindi va letto il testo e poi di nuovo immagini e testo insieme. Personalmente poi avevo una colonna sonora: impossibile non associare alla storia di Andrea Pazienza "Figli di Annibale" degli Almamegretta, e non solo perhè il tema in parte è lo stesso, ma anche perchè sembra proprio che il ritmo suadente scelto dagli Almamegretta accompagni le immagini di Pazienza lì dove gli elefanti e tutto il suo esercito si arrampicano sulle Alpi. Di nuovo è impossibile non chiedersi come sarebbe stata la tradizione italiana del "grande disegno a fumetti" se Pazienza non avesse terminato la sua vita bruciandola, forse solo come certi geni possono fare. L'introduzionecommento di Saviano questa volta non aggiunge proprio nulla, anzi quasi scompare davanti al resto, ma forse questa non è incapacità di Saviano, quanto piuttosto grandezza di Andrea Pazienza.