Assalonne, Assalonne! di William Faulkner edito da Adelphi
Alta reperibilità

Assalonne, Assalonne!

Editore:

Adelphi

Traduttore:
Cambon G.
Data di Pubblicazione:
3 ottobre 2001
EAN:

9788845916472

ISBN:

8845916472

Pagine:
414
Acquistabile con la

Trama Assalonne, Assalonne!

Nel gennaio del 1937, recensendo "Assalonne, Assalonne!" Borges scriveva: "Conosco due tipi di scrittore: l'uomo la cui prima occupazione sono i procedimenti verbali, e l'uomo la cui prima preoccupazione sono le passioni e le fatiche dell'uomo. Di solito si denigra il primo tacciandolo di "bizantinismo" o lo si esalta defininendolo "artista puro". L'altro, più fortunato riceve gli epiteti elogiativi di "profondo", "umano", "profondamente umano" o il lusinghiero vituperio di "barbaro". Tra i grandi romanzieri Joseph Conrad è stato forse l'ultimo cui interessavano in egual misura le tecniche del romanzo e il carattere dei personaggi. A Faulkner piace esporre il romanzo attraverso i personaggi".

Spedizione gratuita
€ 26.60€ 28.00
Risparmi:€ 1.40(5%)
Disponibile in 4-6 giorni
servizio Prenota Ritiri su libro Assalonne, Assalonne!
Prenota e ritira
Scegli il punto di consegna e ritira quando vuoi

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
4 di 5 su 2 recensioni

Assalonne, Assalonne!Di E. massimo-31 marzo 2011

Un libro che certamente non lesina emozioni forti. Faulkner va a fondo nella pluri narrazione, la stessa storia raccontata da più voci, spesso prolisse, ridondanti, caricature ombrose, sembrano i personaggi di una tragedia greca ma nella rappresentazione parlano le loro ombre. Decine e decine di righe anche inutili, anche noiose, volontariamente troppo ricche e grondanti immagini, allegorie, metafore. L'impaginazione Adelphi non aiuta, nel mezzo si avanza a fatica, mancano spesso le forze. Abbandonato un anno fa, lo riprendo e gli alterno racconti di Carver, di Leoncini, di Barthelme, persino miei. Come un defaticamento, capite? Vengo ricompensato da un finale leggendario, epico, meraviglioso, perfetto, non più troppo grasso. Perchè alla fine, interpreto, resta solo la storia da raccontare, in una camera di un appartamento universitario, dietro 100 anni dissoluti e dissolti. Tutta la vita Thomas Sutpen, Cristo del male del 19esimo secolo, insegue un obiettivo, e che cosa prevale, nel destino? Non lo dico, ovvio, e a tutti consiglio questo libro estenuante a cui non do cinque stellette non perchè non lo meriti ma perchè, per giudicarlo in pieno, toccherà rileggerlo nelle sue pagine inutili. Quelle, certamente, fondamentali alla sua totale comprensione. Pochi sono i nobel della letteratura meritati, lo sappiamo. Faulkner è tra questi.

Titanico Di l. Mauro-30 settembre 2010

Faulkner è uno scrittore estremamente complesso da affrontare, nel senso che i suoi libri non possono costituire un semplice passatempo, ma impegnano intellettualmente ed emotivamente il lettore, sottoponendolo ad un notevole sforzo di attenzione e di interpretazione. In questo romanzo, come già in “L’urlo e il furore”, convivono, marcatamente contrapposti eppure armoniosamente gestiti, l’ossequio alla tradizione più classica e lo sperimentalismo più ardito. Questo perché sotto il profilo tematico lo scrittore riprende magistralmente motivi già visitati dai grandi narratori del passato, attingendo anche a piene mani dai toni e dai contenuti della tragedia: il fato, la vendetta, la lussuria, l’orgoglio, l’odio di razza, l’incesto, la guerra e, naturalmente, la morte… Sono storie drammatiche e disperate quelle che narra e il modo in cui lo fa è sempre singolare, sconcertante, a tratti abbacinante.