Descrizione L' arte d'invecchiare
La principale causa di mortalità è la solitudine: l'uomo muore, sostanzialmente, quando vuole morire. Muore, consciamente o inconsciamente, quando perde la prospettiva del piacere, piacere certamente non solo concepito nel senso egocentrico, ma come motivazione esistenziale, rivolto verso se stesso e verso il prossimo. Non è più attuale, data la conoscenza dell'integralità umana, parlare di salute psichica o somatica, o sociale, oppure di medicina psico-somatica, definizioni tutte che, pur desiderando esprimere integrazione, compartimentalizzano l'individualità dell'essere umano. Meglio parlare di “medicina”, oppure, in modo più completo, di “cure che riguardano la salute”. Malato terminale è colui che non vede più una sua via d'uscita. Lo dimostrano gli “home care” che, attraverso la solidarietà e la compassione allungano, talvolta di anni, la vita di un soggetto oncologico. La malattia può essere vista come un ricorso a qualcosa di esterno per cui si attribuisce a terzi la responsabilità per quello che non ci sentiamo più di tirare avanti, da noi stessi: cioè la vita. Lucio Pardo e Luigi Pagnoni hanno operato una scelta felice nella loro impresa di educazione e di divulgazione scientifica. Discorrendo sulle quattro stagioni dell'uomo, (che non sempre corrispondono alle sue dimensioni temporali), ricorrendo a numerosissimi specialisti di spicco, hanno saputo trasmettere l'idea di che cosa sia la “salute”, e di come vada “curata” in tutte le fasi della vita. Una cura, fatta di sensibilità con lo sguardo sempre rivolto verso l'uomo. Una cura che non può trascurare il sociale e l'educativo, ma anche la terapia farmacologica e l'intervento chirurgico.