L' arte di correre sotto la pioggia di Garth Stein edito da Piemme

L' arte di correre sotto la pioggia

Editore:

Piemme

Collana:
Bestseller
Traduttore:
Merani F.
Data di Pubblicazione:
12 ottobre 2010
EAN:

9788856616699

ISBN:

8856616696

Pagine:
286
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama L' arte di correre sotto la pioggia

Mi chiamo Enzo. Adoro guardare la TV, soprattutto i documentari del National Geographic, e sono ossessionato dai pollici opponibili. Amo il mio nome, lo stesso del grande Ferrari, anche se d'aspetto non gli assomiglio per niente. Però, come lui, adoro le macchine. So tutto: i modelli, le scuderie, i piloti, le stagioni... Me lo ha insegnato Denny. Denny è come un fratello per me. Per sbarcare il lunario lavora in un'autofficina, ma in realtà è un pilota automobilistico, un asso, anche se per ora siamo in pochi a saperlo. Perché lui ha delle responsabilità: deve prendersi cura della sua famiglia e di me, perciò non può dedicarsi interamente alle gare. Eppure è un vero campione, l'unico che sappia correre in modo impeccabile sotto la pioggia. E, credetemi, è davvero difficile guidare quando c'è un tempo da cani: io me ne intendo. Tra noi è stato amore a prima vista. Ne abbiamo passate tante, negli anni che abbiamo trascorso insieme. Ci sono stati l'incontro con Eve, la nascita di Zoè, il processo per il suo affidamento... Ah, ho dimenticato di dirvi una cosa importante: sono il cane di Denny, e questa è la mia storia.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 11 recensioni

Mi è piaciuto moltoDi M. PAMELA-18 giugno 2013

La prima metà del libro è adorabile, poi dalla seconda metà accadono degli eventi che non ti saresti aspettato e che all'inizio, mentre li leggevo, ho ritenuto superflui. Non era chiaro dove l'autore volesse andare a parare. Ora che l'ho finito posso dire che invece tutto è servito ai fini della storia. La fine è spettacolare e mi ha anche strappato più di una lacrima. Lo consiglierei solo a chi ha avuto un cane, perchè sicuramente sa che significa guardare il tuo animale negli occhi e intendersi al volo, non avendo detto neanche una parola.

Enzo nel cuoreDi S. Gerarda-3 maggio 2012

Libro bellissimo, una storia davvero fantastica che mi è rimasta nel cuore. Come si può, dopo aver letto questo libro, non amare Enzo? Enzo è un cane speciale, ed proprio lui che racconta la storia, una bellissima trovata che ha avuto l'autore. Lui è un appassionato di corse, proprio come il suo padrone ed è proprio di lui e della sua storia che ci parla. Sono pochi i libri che mi commuovono, e questo è stato uno di quelli.

L'arte..Di O. Many-31 marzo 2012

L'arte di correre sotto la pioggia è un appassionante e commovente libro, il cui autore cerca, con ottimi risultati, di entrare nella mente di un cane, Enzo. I pensieri sono passabili e incredibilmente umani, così come piace pensare a noi, padroni amanti dei propri amici a quattro zampe. Un libro toccante, da leggere.

L'arte di correre sotto la pioggiaDi M. Caterina-4 febbraio 2012

Un libro che potrebbe destare poco interessa dalla copertina, ma vi assicuro che se gli darete una possibilità non vi lascerà delusi; innanzitutto la voce narrante del racconto è quella del cane del protagonista e già questo è un punto abbastanza insolito in un romanzo; inoltre la storia è commovente, molto bella e scritta bene.

Leggibile...Di o. Many-15 settembre 2011

Sono stata attirata dal titolo, e della splendida copertina. Al primo impatto credevo narrasse del racconto di un cane abbandonato, ma leggendo la trama mi son dovuta ricredere. La storia in generale è molto carina, interessante, leggibile. Lo stile mi piace, ed anche la narrazione in prima persona da parte del cane è molto originale anche se qualche volta può sembrare inverosimile. Un libro da leggere, e che infine vi farà commuovere.

Enzo è troppo umanoDi l. loretta-20 luglio 2011

Adoro gli animali e la copertina è stupenda. Quando ho visto il libro quindi ho "dovuto" comprarlo. Il fatto però che la voce narrante sia quella di un cane è solo un escamotage. Le sensazioni, le reazioni, gli stati d'animo sono troppo umani. Enzo ha addirittura l'invidia dell'uomo, con il suo desiderio della parola, dei pollici opponibili e di reincarnarsi. Ci stanno le percezioni istintive della malattia e della debolezza, ma non la cena in stanza separata per scelta o la spiegazione da parte di Enzo delle dinamiche della difesa giudiziaria. I cani, e gli animali in generale, sono estremamente sensibili e delicati (probabilmente più degli umani), oltre che estremamente intelligenti, quindi perché questo tentativo di umanizzazione, poco aderente all'etologia?