L' arte di conoscere se stessi di Arthur Schopenhauer edito da Adelphi
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L' arte di conoscere se stessi

Editore:

Adelphi

Edizione:
8
A cura di:
F. Volpi
Data di Pubblicazione:
23 Aprile 2003
EAN:

9788845917721

ISBN:

884591772X

Pagine:
128
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione L' arte di conoscere se stessi

Ad amici e seguaci Schopenhauer non aveva nascosto l'esistenza di un vademecum gelosamente custodito che era solito chiamare "Eis heauton". Dopo la sua morte molti tentarono di ritrovare quelle preziose carte. L'esecutore testamentario, Wilhelm von Gwinner, dichiarò di averle distrutte per volontà dello stesso Schopenhauer. In realtà, prima di ricorrere al fuoco, le aveva utilizzate per scrivere una biografia del filosofo nella quale gli specialisti non tardarono a riconoscere passi, letteralmente citati, tratti da quelle pagine inedite, tanto che fu possibile ricostruire per congettura il testo originale. Questo libro segreto consisteva probabilmente in una trentina di fogli fitti di annotazioni autobiografiche, ricordi, riflessioni, massime, citazioni.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 2 recensioni

Da leggereDi A. Sabrina-15 Luglio 2011

Un viaggio profondo nell'io più intimo di Schopenhauer, attraverso un resoconto e allo stesso tempo una spiegazione precisa di tutto il suo pensiero filosofico. Non molto impegnativo, ma secondo me è un ottimo libro da leggere, per capire anche meglio su se stessi attraverso il confronto col filosofo.

il pessimismo della ragioneDi c. matteo-6 Novembre 2009

Il padre della metafisica del pessimismo (Arthur Schopenhauer, 1788-1860) custodiva un taccuino in cui aveva annotato brevi riflessioni, citazioni e note esistenziali su come porre il proprio ego nei confronti dell'altro e della vita. Dopo varie vicissitudini dovute alla responsabilità del custode testamentario che trafugò questo taccuino, per la prima volta proposto in lingua italiana, in un percorso cronologico e filologico preciso, possiamo confrontarci con le ultime pillole di saggezza del filosofo polacco. Dalla presa di coscienza in giovane età del ruolo cui andava incontro, studio e isolamento dalla massa, discernimento dei principi morali che determinano il modus vivendi e operandi dell'individuo comune, alla razionale constatazione che per arrivare ad ottenere saggezza, non serenità, ma consapevolezza di ciò che ci circonda, è necessario coltivare come una pianta l'educazione spirituale e il tempo libero, l'ozio. L'uomo intellettuale anteposto all'individuo. Tra le citazioni più significative, oltre alla comunanza di vedute con l'unico contemporaneo chiamato in causa (Goethe), Aristotele, Cicerone, Francis Bacon, Shakespeare, Giordano Bruno. Conoscere se stessi prima di tutto, ma senza indulgere in un esercizio introspettivo possibile generatore di misantropia, se non addirittura misoginia. Narciso insegna, chi impiega le proprie forze ed energie solo su di sé rimane prigioniero della propria immagine, senza riuscire a entrare in rapporto con la realtà. "Gli uomini con i quali vivo possono essere nulla per me". "Perciò il mio massimo godimento nella vita sono i monumenti, i pensieri tramandati di esseri simili a me, che un tempo si sono affannati, come me, tra quelli. La loro lettera morta mi parla in un tono più familiare che non la viva esistenza dei bipedi". Parole profetiche di un filosofo ignorato e disprezzato, a vantaggio di Hegel, vero dominus intellettuale dell'epoca. Solo la morte darà giustizia e verità ad un pensatore di seminale importanza, fondamento della filosofia moderna.