L' arpa muta ovvero, Mr. Earbrass scrive un romanzo
- Editore:
Adelphi
- Collana:
- I cavoli a merenda
- Traduttore:
- Codignola M.
- Data di Pubblicazione:
- 21 aprile 2010
- EAN:
9788845924705
- ISBN:
884592470X
- Pagine:
- 72
- Formato:
- rilegato
- Età consigliata:
- 7 anni
Descrizione L' arpa muta ovvero, Mr. Earbrass scrive un romanzo
Questa volta, a svegliare Maigret nel cuore della notte – una notte di gennaio in cui a Parigi il termometro è sceso a meno dodici – è un vecchio amico, anzi forse il suo unico amico: il dottor Pardon. Quello che gli suona strano è che Pardon gli chieda di andare immediatamente da lui: tanto più che proprio quella sera il commissario e la moglie sono stati ospiti dei Pardon, come fanno una volta al mese, e tutto sembrava tranquillo. Quando poi il buon medico di quartiere gli spiega il motivo per cui lo ha tirato giù dal letto, Maigret sente subito puzza di bruciato: la donna biondissima con una pallottola nella schiena, l’uomo elegante che l’ha portata da lui sostenendo di non conoscerla affatto e di averla soccorsa dopo che qualcuno le aveva sparato da una macchina, la fuga precipitosa dei due non appena Pardon ha voltato le spalle – sono tutti elementi di una storia che non sta in piedi. Del resto, gli basterà aspettare il mattino seguente per avere la conferma di averci visto giusto: allorché in una lussuosa villa del XIV arrondissement verrà scoperto il cadavere di un libanese assai benestante, tale Félix Nahour (la cui unica occupazione, si apprenderà presto, è il gioco d’azzardo), Maigret, giunto sul posto, non ci metterà molto a scoprire che l’evanescente creatura che Pardon ha curato era proprio la moglie della vittima – e che dalla sera precedente se ne sono perse le tracce. Da questo momento ha “l’impressione di vivere in una dimensione irreale”, come quando “in sogno, ci viene a mancare la terra sotto i piedi”, e gli toccherà muoversi in un ambiente di giocatori di professione e di avventurieri internazionali: un mondo in cui quello che brilla non di rado è falso, in cui tutti mentono come respirano – e che ai suoi occhi è, al tempo stesso, abietto e banale.