Arcobaleni sul mondo di Giuseppe Rossi edito da Kimerik

Arcobaleni sul mondo

Editore:

Kimerik

Data di Pubblicazione:
1 gennaio 2011
EAN:

9788860966421

ISBN:

8860966426

Pagine:
96
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Descrizione Arcobaleni sul mondo

Arcobaleni sul mondo è una disperata richiesta di aiuto del singolo che affoga nell'indifferenza generale, senza una parola di conforto, un sorriso, una carezza. È un grido contro le ipocrisie sociali e religiose di una società dell'apparenza in cui il cristianesimo è vissuto come pura esteriorità senza vere emozioni interiori, senza applicare la parola nella propria vita. È la denuncia di poca carità cristiana nei confronti del fratello handicappato, del sofferente, del portatore di problemi irrisolti nella sua vita. La soluzione, a volte, è intravista dal poeta nei suoi sogni che parlano del Signore, della sua benevolenza ma anche della sua rabbia che finisce, però, quasi sempre col perdonare e concedere un'altra occasione all'uomo. "Dopo il temporale c'è sempre il sereno, all'orizzonte compare l'arcobaleno: dopo la notte, l'alba arriva puntuale; un nuovo giorno ripete il rituale". L'uragano è passato, la natura ha sfogato la sua rabbia ancora una volta; a suggello di un nuovo patto del mondo con il cielo, compare l'arcobaleno. Quella scala eterea e variopinta invita tutti a salire in alto, verso il cielo per uscire dalla dannazione esistenziale quotidiana ed inaugurare una nuova era sociale.

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Recensioni degli utenti

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5 di 5 su 4 recensioni

Pupazzi di creta al centro di un misteroDi a. alessandro-14 febbraio 2011

Ho letto "Arcobaleni sul mondo" cercando risposte ai miei perché, dopo aver acquistato il libro, visionato sul web. Altri utenti avevano lasciato delle recensioni dell'opera, devo dire molto belle e sentite. Ho trovato in "Arcobaleni sul mondo" tanti stimoli per far seguire sentieri diversi alle mie domande sul mondo e sui miei dilemmi interiori. Ho così scoperto che il poeta aveva già percorso sentieri illuminati dalla speranza di futuri migliori, in cerca di risposte all'evidenza della nostra piccolezza nell'universo, sulle tracce che lasceremo del nostro passaggio nel mondo mentre "un'onda dopo l'altra, si ricompone la sabbia di sempre, solcata dai gabbiani" Alla ricerca disperata di qualcosa che giustifichi l'incognita dopo la morte, del perché della nostra venuta al mondo, se siamo soltanto un grumo di atomi, cellule, reazioni chimiche finalizzate ad un'esistenza biologica limitata nel tempo, oppure qualcosa in più... Decidiamo col nostro libero arbitrio, pagando le conseguenze spesso impreviste ed amare delle nostre scelte, però sentiamo fortemente, da qualche parte dentro noi, che il nostro viaggio "non finisce qua". Con "Arcobaleni sul mondo" si passa dall'amara certezza in cui "ognuno è re del mondo, ma tutto continua con o senza di lui" alla denuncia degli aspetti disumanizzanti del vivere in città, in cui trascorriamo il nostro tempo tra perfetti sconosciuti, ripetendo gli stessi rituali sociali e lavorativi ogni giorno, " finché il tuo corpo ce la fa", fino al corteo che ti accompagna alla "tua residenza per l'eternità". Appare tutta la mostruosa, desolante, straziante e cruda verità di una vita terrena senza speranza, senza un fine dopo la morte del corpo. Non possiamo accettare che questo è tutto, deve esserci dell'altro, non può finire qui, così! La risposta è suggerita ascoltando il vento, guardando le stagioni, in "questo mondo che va avanti da sempre, ci sarà pure una ragione? " Anche nei sogni il poeta cerca risposte alle domande supreme, nella ricerca di un aiuto divino che sorregga le nostre miserie umane, che ci indichi la via per una società migliore, perché, anche quando sbagliamo, l'amore divino non ci tiene fuori dalla sua misericordia, dal suo perdono per regalarci "un mondo nuovo col pentimento". Nessuno è lasciato solo, "sarò sempre con voi, in ogni temponon vi lascerò nemmeno un giorno senza il mio amore, il mio perdono, il mio soccorso nei momenti tristi!". Questo è un gran conforto, dà un senso alla nostra vita ed al nostro mondo, se lo accettiamo, se ci crediamo, se abbiamo fede Anche se siamo soltanto "pupazzi di creta al centro di un mistero" Il poeta cerca nelle ombre della sera che stanno per avvolgere "un'altra notte ancora il nostro mondo" delle emozioni al tramonto per regalarle a chi non sa sentirle autonomamente, per farlo crescere spiritualmente offrendogli i suoi travagli interiori, le sue incertezze spirituali che ogni giorno lo fanno più forte e lo avvicinano alle risposte supreme, fino a cercare "il ricordo più bello da portare con sé per l'ultimo viaggio tra le stelle, per restituire l'anima al creatore". Inizia un'altra vita dopo la morte, il rovescio della medaglia si manifesta al mondo.

Il diversamente abile, ET, l'uomo invisibileDi A. Rocco-12 febbraio 2011

Leggendo "Arcobaleni sul mondo" ho respirato un'atmosfera sociale e spirituale che coinvolge sempre più, pagina dopo pagina. L'etica indignazione che emerge è diventata anche la mia, quando il poeta mette alla berlina gli ipocriti comportamenti del falso moralismo di facciata, della falsa carità cristiana, dei tanti frequentatori di chiese domenicali che si lasciano dietro scie di cattive azioni nei confronti del prossimo, di maldicenze, di falsa carità, di egoismo gonfiato all'inverosimile. Quando accenna ai pensieri e alle emozioni che affaticano la mente e il cuore dei tanti soggetti altrimenti abili che affollano la nostra società (intendo quelli veramente tali!), che trascinano la loro sofferenza quotidiana senza chiedere al mondo null'altro che un po' di rispetto, di poter vivere la propria vita da persone normali, non da diversi, da ET, ed essere offesi una seconda volta, dalla società dopo che dall'handicap chiedono di poter lavorare con dignità, di essere accettati e integrati, non di vivere nella falsa commiserazione sociale, perché la vita è un diritto anche per loro e le loro famiglie... Perché ognuno deve essere giudicato e apprezzato, se lo merita, per quello che è, che fa, che pensa, che si porta nel cuore e dà al mondo. Finalmente un autore con una sensibilità diversa per questi cittadini non di serie B, che hanno tanto da dare al mondo se solo li ascoltassimo un po', se dessimo loro un'altra opportunità per dimostrare quello che valgono. Nel libro il diversamente abile è l'extraterrestre che non riesce a comunicare col nostro mondo di chiacchiere ed apparenza, "un pianeta indaffarato". Così, dopo disperati tentativi di contatto, l'ET capisce "di aver sbagliato pianeta" e decide di tornare nella sua galassia per sempre. Il poeta, però, vorrebbe seguirlo, per "dialogare con fratelli di altri mondi, sotto altri cieli ed altre stelle, per una nuova, cosmica opportunità". Il diversamente abile ritorna ancora con l'"uomo invisibile" che ha un potere ad altri negato, però è stanco di essere solo, di non parlare mai con nessuno, di non poter svelare l'universo che si porta nel cuore e che l'altro non si accorge nemmeno che esiste. L'uomo invisibile rinuncia ai suoi poteri per diventare normale, "si dipinse di blu e non passò più inosservato", ma anche questo non va bene, perché tutti ridono di un uomo blu. Così la disperazione continua, acuita dal fatto che "da quel giorno non seppe più niente delle cose che gli altri si portavano dentro davvero". Basterebbero già questi temi a giustificare il prezzo di copertina in pieno, praticamente quello di un biglietto del cinema... Però, nel libro c'è molto più di un bel film: tanti spunti per riflettere sulla vita e la società. Non troviamo mai traccia di risentimenti, odio, rivalse, anzi si parla di perdono, di nuove opportunità per tutti, di una società da riscrivere insieme. L'invito in tale direzione viene anche dall'arcobaleno, che si staglia fra terra e cielo a indicare un cammino di purificazione, di elevazione verso valori più alti, visioni del mondo di alto profilo, dopo l'inferno quotidiano in cui abbiamo vissuto, dopo le tempeste sociali e individuali, dopo millenni di storia umana all'insegna della violenza, delle guerre, del male è tempo di salire quella scala eterea per cercare di costruire qualcosa di più duraturo e più vivibile, una società del futuro migliore.

Un bel libro!Di r. adriana-30 gennaio 2011

Leggendo "Arcobaleni sul mondo" ho rivisto i gironi danteschi della nostra società odierna. Dall'inferno dei nostri comportamenti sociali dannati al purgatorio del diverso, dell'handicappato, che vive il mondo con sensibilità diverse dalla massa. Mi ha molto colpito la poesia dell'uomo invisibile che rinuncia ai suoi poteri e ai suoi vantaggi (poter conoscere i segreti di ognuno) in cambio della normalità, tornare visibile, per poter parlare con qualcuno e non essere più solo; oppure la poesia dell'extraterrestre che comunica con il cuore e i gesti anziché con le parole e che, dopo disperati tentativi di entrare in contatto con gli abitanti del nostro pianeta, decide di tornare per sempre nella sua galassia. In "Arcobaleni sul mondo" si intravedono in ogni pagina spiragli di luce di un mondo migliore. Lo stupore dell'individuo di fronte a fenomeni naturali quali un cielo stellato, un temporale, la stessa vita, con la scoperta di un altro rovescio della nostra medaglia quotidiana. La poesia struggente dei ricordi, del mondo dell'infanzia, di come la vita sia stata profondamente diversa da quella che ci si aspettava da piccoli e del prezzo pagato per diventare grandi. Si sale verso i gironi più alti: la fede che trasforma chi ha la fortuna di incontrarla; il libero arbitrio e le scelte di ogni giorno; un profondo ottimismo verso l'uomo; i buoni sentimenti, le buone azioni, i buoni propositi seminati a piene mani ogni giorno perché germogli una società migliore... Sì, è proprio un bel libro: un concentrato di sentimenti, emozioni, ricordi; un'analisi dei nostri vizi ma anche la ricerca del nostro lato migliore. Un libro da leggere: non sarete più come prima!

Un bel libroDi r. adriana-30 gennaio 2011

Leggendo "Arcobaleni sul mondo" ho rivisto i gironi danteschi della nostra società odierna. Dall'inferno dei nostri comportamenti sociali dannati al purgatorio del diverso, dell'handicappato, che vive il mondo con sensibilità diverse dalla massa. Mi ha molto colpito la poesia dell'uomo invisibile che rinuncia ai suoi poteri e ai suoi vantaggi (poter conoscere i segreti di ognuno) in cambio della normalità, tornare visibile, per poter parlare con qualcuno e non essere più solo; oppure la poesia dell'extraterrestre che comunica con il cuore e i gesti anziché con le parole e che, dopo disperati tentativi di entrare in contatto con gli abitanti del nostro pianeta, decide di tornare per sempre nella sua galassia. In "Arcobaleni sul mondo" si intravedono in ogni pagina spiragli di luce di un mondo migliore. Lo stupore dell'individuo di fronte a fenomeni naturali quali un cielo stellato, un temporale, la stessa vita, con la scoperta di un altro rovescio della nostra medaglia quotidiana. La poesia struggente dei ricordi, del mondo dell'infanzia, di come la vita sia stata profondamente diversa da quella che ci si aspettava da piccoli e del prezzo pagato per diventare grandi. Si sale verso i gironi più alti: la fede che trasforma chi ha la fortuna di incontrarla; il libero arbitrio e le scelte di ogni giorno; un profondo ottimismo verso l'uomo; i buoni sentimenti, le buone azioni, i buoni propositi seminati a piene mani ogni giorno perché germogli una società migliore... Sì, è proprio un bel libro: un concentrato di sentimenti, emozioni, ricordi; un'analisi dei nostri vizi ma anche la ricerca del nostro lato migliore. Un libro da leggere: non sarete più come prima!