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4 di 5 su 1 recensione
Gli arcipelaghi-6 ottobre 2010
«...quel grumo di fango rappreso, aveva per tanti anni rappresentato il suo paradiso perduto». Quasi un luogo comune della letteratura sarda, ma non certo un disvalore: il contrasto tra la vita e i paesaggi "europei" dell'Italia continentale e l'ancestralità dei luoghi e delle persone dell'Isola. Contrasto di sentimenti e di esperienze; e, questa volta, forse, superiore sintesi. Vestale, musa e interprete del dramma è una Maria Giacobbe colma di umanità ed esperienza, ricca di una scrittura matura, poetica, struggente, suggestiva.