Anteprima nazionale. Nove visioni del nostro futuro invisibile
- Editore:
Minimum Fax
- Collana:
- Nichel
- Data di Pubblicazione:
- 8 maggio 2009
- EAN:
9788875212223
- ISBN:
8875212228
- Pagine:
- 226
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Racconti, ANTOLOGIE (ESCLUSE LE ANTOLOGIE DI POESIE)
Trama Anteprima nazionale. Nove visioni del nostro futuro invisibile
Che vuol dire immaginare il nostro paese da qui a vent'anni? È un'esperienza consolatoria o sconcertante, rasserenante o insopportabile? Se il presente suscita sconcerto e spaesamento, raccontare il tempo che verrà significa fare un vero e proprio salto nel buio. Significa azzardare ipotesi, mettere alla prova nuove possibilità, desiderare e temere nuove metamorfosi. Se gli strumenti canonici del giornalismo, della storiografia, della statistica riescono a malapena a tastare il polso del presente, solo il potere divinatorio della letteratura è in grado di raccontare - attraverso lo specchio deformante del racconto - dove stiamo andando e soprattutto cosa stiamo per diventare. Nove tra i maggiori scrittori italiani - da Valerio Evangelisti a Giancarlo De Cataldo, da Alessandro Bergonzoni ad Ascanio Celestini, da Giuseppe Genna a Wu Ming 1 - hanno provato a immaginare cosa saranno la società, la politica, il costume, gli affetti, le paure del futuro prossimo italiano. "Anteprima nazionale" è dunque un libro di incursioni a viso aperto nell'Italia che avremo e soprattutto nell'Italia che saremo, una mappatura del tempo a venire che vale anche da strumento di decifrazione del nostro presente.
Recensioni degli utenti
Anteprima nazionale-1 novembre 2010
Nove scrittori e nove visioni del nostro futuro invisibile – sottotitolo di Anteprima nazionale – da parte di altrettanti rappresentanti del panorama intellettuale italiano. Il pessimismo regna. In copertina, l’uomo ritratto di spalle con la testa fra un sipario ha lo sguardo rivolto verso il basso. A destra. L’ottimismo invece regna in relazione alla qualità degli scrittori intervenuti: ci si avvicina con fiducia alla lettura. Invece, non è andata è proprio benissimo… Prima constatazione: neanche una donna fra gli eletti di questa raccolta. Punto negativo che è stato notato, e fatto notare agli interessati. Seconda constatazione, la cosa migliore del libro è la prefazione di Giorgio Vasta. Ho amato il suo Tempo materiale come qualcosa di nuovo e potente. Qui, si ripete. Usa le parole come corpi, come reazioni chimiche che sciolgono nell’acido il cinismo del nostro tempo. Terza constatazione: il peggiore dei racconti è il primo. Banale