Le anatre di Holden sanno dove andare di Emilia Garuti edito da Giunti Editore

Le anatre di Holden sanno dove andare

Collana:
A
Data di Pubblicazione:
29 Aprile 2015
EAN:

9788809802469

ISBN:

8809802462

Pagine:
144
Formato:
rilegato
Argomento:
Narrativa generale (bambini e ragazzi)
Età consigliata:
14 anni
Disponibile anche in E-Book
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Trama Le anatre di Holden sanno dove andare

Una allergia diffusa verso l'ipocrisia degli adulti, a partire da quegli immaturi dei suoi genitori, l'orrore puro per gli happy end e le soluzioni preconfezionate e, soprattutto, una voglia matta di dare del filo da torcere a "Denti L'Oréal", la psicologa col muso da lucertola che mamma e papà pagano profumatamente per mettere un freno ai suoi colpi di testa. Questa è Will, per la precisione Willelmina, l'eroina irriverente e sognatrice di questo libro, che, come un lupo ferito, ha decisamente smarrito il branco. Nell'arco di un settembre nero che chiude l'ultima estate da liceale, mentre i suoi coetanei si fanno elettrizzare dalle mille luci della vita universitaria, Will si aggira senza meta come un'aliena su un pianeta sconosciuto. Unico scudo: l'ironia. E la musica, certo. E improvvisamente Matteo, il ragazzo strano e "poco collaborativo" della sala d'attesa, che la rincorre per mezza città nel tentativo di riportarla indietro. Che cosa vuol dire davvero essere giovani? E quanto costa l'autenticità? A chi si è fermato e non sa dove andare, a chi si sente fuori sincrono, fragile, confuso e sbagliato. A chi è giovane adesso e a chi non lo è più, ma ha buona memoria. Tutti, almeno in una fase della vita, abbiamo potuto dire: io sono Will. "Le anatre di Holden sanno dove andare" è un piccolo classico sulla paura di crescere.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 1 recensione

DiscretoDi C. Ilaria-2 Giugno 2015

Romanzo leggero, letto in un soffio, molto scorrevole: devo dire che mi ha stupito positivamente. Pensavo fosse uno di quei romanzi adolescenziali, in cui la viziata protagonista si lamenta di quanto sia orrenda la sua vita, ma mi sono ricreduta nel corso della lettura: Will è un bel personaggio (mi chiedo sempre, in questi casi, se la storia sia autobiografica, dato che l'autrice ha vent'anni e studia Lettere come la protagonista del romanzo), ben tratteggiato. Esprime i disagi adolescenziali tipici dei ragazzi di oggi, messi di fronte alle scelte importanti della vita. Surreale, forse, l'incontro con il ragazzo e l'evolversi della situazione, ma probabilmente cose del genere capitano anche nella vita reale. I dialoghi tra i due mi sono sembrati a volte forzati, con termini che difficilmente due adolescenti potrebbero utilizzare, ma comunque l'autrice, a mio parere, promette bene. Nota stonata: l'epilogo, che richiama il finale di un altro romanzo uscito quest'anno, ("La tentazione di essere felici"). Geniale, invece, il post scriptum.