Per amore, solo per amore
- Editore:
Bompiani
- Collana:
- I grandi tascabili
- Edizione:
- 9
- Data di Pubblicazione:
- 21 febbraio 2001
- EAN:
9788845247309
- ISBN:
8845247309
- Pagine:
- 208
Trama Per amore, solo per amore
La storia di Maria e Giuseppe: senza scostarsi dalla tradizione e dai testi neotestamentari, l'autore dà un resoconto di grande efficacia su un rapporto di coppia fuori dal mito, restituendoci in particolare la figura di Giuseppe come quella di un uomo vivo, di grande concretezza e sensibilità. Prefazione di Carlo Bo. Questo romanzo valse all'autore il Premio Campiello nel 1984.
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Recensioni degli utenti
Bello, buono-29 settembre 2013
Nel panorama letterario non mancano certo le reinterpretazioni della storia della Sacra Famiglia, ma questo romanzo di Pasquale Festa Campanile mi è piaciuto in modo particolare, tanto da serbarne il ricordo vivo dopo anni da che l'avevo letto. L'autore, che pur non inventa poco, anzi lo fa in maniera piuttosto esuberante, per la parte attinente alle Scritture fa riferimento ai Vangeli canonici e solo raramente agli apocrifi. Bisogna accorgersene, in quanto l'opera a suo modo è molto fantasiosa, ma inutilmente si cercheranno ad esempio i genitori di Maria. Quanto alla storia di Giuseppe, realizzatore di uno sgabello per la mungitura, quanto alla presenza di un Gesù molto monello, questi elementi vivacizzano il tutto, con effetti gradevoli e talora comici. Un bel libro che non stanca e che diverte.
La storia di Giuseppe e di Maria reinterpretata-14 dicembre 2010
Sarebbe una comune storia di famiglia. L'amore tra un abile artigiano, aitante e amato dalla donne, e una bellissima ragazza di incomparabile dolcezza. I loro nomi sono Giuseppe e Maria, il loro figlio si chimerà Gesù. Sono questi i protagonisti d'eccezione di "Per amore, solo per amore", un romanzo in cui la storia sacra è rivissuta nell'appassionata intuizione di uno scrittore che amava misurarsi con grandi tematiche. Senza scostarsi dalla tradizione cristiana e dai testi neotestamentari, Pasquale Festa Campanile dà un resoconto "in diretta" di grande efficacia su un rapporto di coppia al di fuori del mito, restituendoci, in particolare, la figura di Giuseppe senza paludamenti e senza aureole, come quella di un uomo vivo, di grande concretezza e sensibilità.