Amnesie di un viaggiatore involontario
- Editore:
Meridiano Zero
- Collana:
- De te fabula narratur
- Traduttore:
- Francis F.
- Data di Pubblicazione:
- 10 aprile 2013
- EAN:
9788882372675
- ISBN:
8882372677
- Pagine:
- 256
- Formato:
- brossura
Trama Amnesie di un viaggiatore involontario
Una carrozza ristorante corre nella neve. Un blackout improvviso e il convoglio, al buio, si arresta. Un viaggiatore perde i pantaloni e la memoria. Qual è il suo nome? Dov'era diretto? Ma soprattutto, chi è stato a mettergli le mani addosso? Inizia un surreale dialogo con un omonimo Sigmund Freud, psichiatra ma non quello psichiatra, e con il rozzo e sadico capotreno Malkovitz. Insieme scendono dal treno per capire cosa sia successo e finiscono nientemeno che nel castello di Fluechstein, ospitati da un certo conte Wilhelm. Qui il nostro viaggiatore scopre di essere atteso per una conferenza sull'arte dello jodel, di cui non sa, o perlomeno non ricorda, assolutamente nulla. E mentre il conte, appassionato di caccia alla mucca (pazza!), organizza sontuosi banchetti per i suoi ospiti, lui si rinchiude in biblioteca, alla disperata ricerca di qualche informazione. Tra i libri conosce la bellissima contessina Adelma, giovane ma dagli appetiti sessuali già decisamente formati. La conferenza incombe, il tempo stringe, e il viaggiatore deve ritrovare se stesso per arrivare a capo dell'assurda situazione in cui pare intrappolato... Niente è come sembra, nell'universo narrativo di David Madsen, che scorre per suggestioni in una continua moltiplicazione dei luoghi mentali, strapazzando con gusto ogni linearità della vicenda e lasciando la parola a personaggi eccentrici con la paura di essere sognati anziché sognatori.
Recensioni degli utenti
Amnesie di un viaggiatore involontario-12 luglio 2011
In realtà il nome dell'autore è solo uno pseudonimo di un anonimo prfessore inglese di fisica. Questo è il suo terzo libro, che confesso avere comprato per caso attratto dal titolo - che poi ho scoperto non c'entrare nulla con l'originale: avrebbero almeno potuto avvisare l'ottimo traduttore Francesco Francis, visto che verso la fine del libro il titolo (originale) del libro viene citato esplicitamente) e per la bella copertina disegnata da Valerio Bindi. Però la scelta è stata davvero ottima, sempre che amiate come me il nonsense allo stato puro e una storia che si dipana senza capo né coda. Il viaggiatore in questione si ritrova in un treno diretto non si sa dove, senza sapere chi è, in compagnia dello psicologo Sigmund Freud - che però non è quel Freud! - e di un grasso e laido controllore, per finire in un non meglio identificato paesino mitteleuropeo dove le mucche sono davvero pazze e sembra che l'unico cibo sia il pane. Il tutto con avventure sessuali di vari tipi... Ma ribadisco, è meglio lo leggiate per conto vostro!