L' amante puntiglioso di Alberto Manguel edito da Nottetempo
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L' amante puntiglioso

Editore:

Nottetempo

Collana:
Narrativa
Traduttore:
Bre S.
Data di Pubblicazione:
14 maggio 2009
EAN:

9788874521890

ISBN:

8874521898

Pagine:
96
Formato:
brossura
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Trama L' amante puntiglioso

All'ombra di Notre-Dame-la-Grande a Poitiers si svolge la fatale avventura estetica e amorosa di Anatole Vasanpeine, inserviente in un Bain-Douche all'inizio del XX secolo. Già dall'infanzia Anatole, individuo grigio e silenzioso, nasconde una straordinaria capacità: iniziato all'arte della fotografia dal libraio giapponese Kusakabe, il suo sguardo cattura la realtà per frammenti, offrendo al desiderio il piacere che la completezza dell'immagine gli nega. Negli scatti rubati ai clienti dei bagni, Anatole ricostruisce una geografia dell'amore: dita morbide, pelle immacolata, la caverna di un orecchio... Nelle sue foto, ogni creatura diventa un insieme infinito di bellezze minime, fino a quando, inaspettatamente, Anatole non scoprirà la perfezione in un'unica persona. Nell'"Amante puntiglioso" Alberto Manguel ricostruisce minuziosamente la cronaca del caso Vasanpeine, lasciando ai lettori il compito di distinguere tra una finzione più credibile della realtà e una realtà meno plausibile della finzione.

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4 di 5 su 2 recensioni

L'amante puntigliosoDi c. Giovanni-27 settembre 2011

Descritto ironicamente dall'autore stesso come un romanzo "realista" in realtà la novella è costruita secondo il principio (tutto "borgesiano") di falsificazione della realtà per mezzo di un paratesto di riferimenti bibliografici che si incaricherebbero di mostrare l'autenticità della storia narrata e invece costituiscono un gioco di specchi ingannevole. Lo stile di Manguel è in questo caso di un algido grottesco e di un'apparente neutralità storiografica. La vicenda di Anatole Valsepiane è depurata da ogni compiacimento voyeuristico, ma al contrario trasposta sul terreno ghiacciato del teatro dell'assurdo. Non di mania si parla, ma di un compito a suo modo estetico: attraverso le fessure di un bagno pubblico e i conseguenti scatti fotografici di singoli dettagli anatomici si realizza una sorta di allucinato "conte philosophique". Il finale molto alla autodafé canettiano rappresenta l'esito inevitabilmente fallimentare di chiunque volesse registrare la bellezza nella sua interezza. Valsepiane fallisce una prima volta allorché la figura amata lo percepisce e si spaventa e una seconda volta quando si rende conto di come la sua foto questa volta abbia mancato l'obiettivo di immortalare il fascino segreto dell'oscuro oggetto del desiderio. Una tesi forte e che resta impressa, ma arriva al termine di una narrazione in cui la spoeticizzazione dell'innamoramento ha un gusto troppo aspro e assolutamente indigeribile. Il talento dell'autore è fuori discussione, ma la sua creatura stavolta è davvero un po' troppo urticante.

L'amante puntigliosoDi B. Anna-6 dicembre 2010

Definito dall'autore un racconto "semifattuale", in realtà la novella è costruita secondo il principio (tutto "borgesiano") di falsificazione della realtà per mezzo di un paratesto di riferimenti bibliografici che si incaricherebbero di mostrare l'autenticità della storia narrata e invece costituiscono un gioco di specchi ingannevole. Lo stile di Manguel è in questo caso di un algido grottesco e di un'apparente neutralità storiografica.