L' altra Eszter di Magda Szabò edito da Einaudi

L' altra Eszter

Editore:

Einaudi

Collana:
Supercoralli
Traduttore:
Ventavoli B.
Data di Pubblicazione:
21 Aprile 2009
EAN:

9788806191986

ISBN:

8806191985

Pagine:
264
Formato:
rilegato
Disponibile anche in E-Book
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Trama L' altra Eszter

È un lungo sfogo, crudele e pieno di astio, quello con cui Eszter, fra le più affermate attrici teatrali nell'Ungheria del secondo dopoguerra, si rivolge a Lórinc, il grande amore della sua vita. Astio che ha motivazioni antiche perché Eszter è figlia di due persone legate da una passione profonda, ma proprio per questo esclusiva ed escludente; perché pur di origini aristocratiche e di vecchia cultura mitteleuropea la famiglia è poverissima e lei subisce tutte le frustrazioni legate a questa condizione; perché, infine, la sua compagna di scuola e di giochi è Angela Graff, incarnazione di tutto ciò che lei non è - bella, amabile e soave - e di tutto ciò che non può avere: una famiglia ricca e armoniosa, un fratello eroe, vestiti decenti, scarpe comode (non quelle tagliate in punta ereditate dalla zia Irma). E su Angela che si concentrano l'odio e la gelosia di Eszter: sentimenti tanto radicati da indurla a compiere azioni moralmente inaccettabili, come quando dal giardino della compagna porta via un giovane capriolo da lei teneramente amato e ne provoca - chi sa quanto inavvertitamente - la morte. Sarà cosi per tutta la vita: perché quando Eszter, ormai famosa, si innamora, lo farà proprio del marito della candida Angela che non comprende niente, non vede niente, non si accorge neanche per un istante come la sua "amica" provi l'incessante bisogno di vederla soffrire e non riesca a reprimere il desiderio di ucciderla.

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3 di 5 su 1 recensione

L'altra EszterDi a. gianmarco-8 Ottobre 2010

Per commentare quest'opera è necessario entrare in profondità nella mente della protagonista. Senza giudicare. Eszter sfoga, rivolgendosi al suo uomo in un appassionato monologo tutta la rabbia che nemmeno un grande amore ha saputo mitigare. Una vita trascorsa a bruciare nella gelosia e nell' invidia per l' inarrivabile rivale Angela. Il titolo è una chiara dichiarazione di intenti dell'autrice che vuole farci conoscere l'altra Eszter, quella nociva, distruttiva. Ma la figura di Eszter è troppo vera, sincera e plausibile per affascinarmi fino in fondo. Preferisco l'immagine dell'uomo conteso e di Angela: due persone che attendono, quasi immobili, impermeabili eppure accoglienti. Le più pericolose. Lui,soprattutto; un uomo che non ha vissuto semplicemente l'amore per due donne, ma che è riuscito ad amare due persone, senza rimorsi o rancori. Eszter non riesce a perdonare questa capacità di amare, ma anche il suo non saper vivere l'amore come un sentimento esclusivo. Eszter odia Angela perchè Angela è una donna che si sottrae al confronto, non lotta perchè ha già vinto. Eszter è gelosa dell'altra Angela, quella che lei ha creato nella sua mente, quel mostro di bellezza e perfezione che non ammette confronti. Si è gelosi di un'idea, non di una persona. Un'idea che mina il nostro stupido sentimento di possesso. Siamo così infantili!