Alì dagli occhi azzurri di Pier Paolo Pasolini edito da Garzanti

Alì dagli occhi azzurri

Editore:

Garzanti

Edizione:
4
Data di Pubblicazione:
27 ottobre 2005
EAN:

9788811678878

ISBN:

8811678870

Pagine:
513
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Alì dagli occhi azzurri

Scritti tra il 1950 e il 1965, questi racconti documentano l'evoluzione e la ricerca di Pasolini durante un periodo particolarmente intenso e significativo della nostra storia culturale: dalle prime prove realistiche, accompagnate dal rifiuto dell'italiano colto e dall'adozione di una mimesi stilistica dialettale, alle sceneggiature per i film (Accattone, La ricotta...), alle prove più sperimentali del «racconto che non si farà», dove un'estrema raffinatezza letteraria scalza le precedenti ipotesi di lavoro realistiche (per esempio, proprio il dialetto come lingua arcaica e preborghese), ormai scadute, agli occhi di Pasolini, a formule passive e irritanti.

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5 di 5 su 1 recensione

La lezione del '900Di l. diego-5 ottobre 2011

Insieme a "Ragazzi di vita" e "Una vita violenta" questo libro costituisce la "trilogia" pasoliniana per eccellenza, a mio avviso la migliore espressione, in tutta l'opera dell'autore, di quella umanità e di quel linguaggio popolare che sempre sono stati oggetto della sua ricerca, stilistica e linguistica. Anche qui, come nelle altre due opere, si parla di ragazzi di borgata, di fame, sonno, morte, salute, in maniera ingorda e drammatica. E non a caso gli stessi dialoghi e la stessa atmosfera verranno poi ripresi dal Pasolini regista in capolavori come "Accattone" e "Mamma Roma", e se ne ritroverà traccia (pur con le note differenze di opinione tra i due autori sulla "riscattabilità" della classe sociale povera) nella collaborazione di Pasolini al magnifico "Brutti, sporchi e cattivi" di Ettore Scola. C'è tutto, in questo libro: l'eredità del cinema di De Sica, il peso del Verismo, la scelta ostinata e continua di personaggi (e di attori, nel caso dei film) presi dalla strada: veri, autentici ed inconsapevoli. Una paragrafo su tutti, che a mio avviso vale il libro intero è quello di pagina 148 di questa edizione: "Sparì nella notte. Che intanto era turbata da qualcosa di tremendo: come un grande esercito misterioso che si presenti ai terrorizzati guardiani notturni, sulle montagne, l'alba ammassava le sue forze piene di verginità lungo le colline e, come una puzza meravigliosa, portata dal venticello che aveva cambiato rotta e velocità, annunciava che qualcosa di straordinario stava per succedere: fra poco i camion che salivano dal Sud, carichi di biete e carciofi per i Mercati Generali, non sarebbero stati più i soli a percorrere la Prenestina e la Casilina".