L' alchimia dell'omicidio di Carol McCleary edito da Giano

L' alchimia dell'omicidio

Editore:

Giano

Collana:
Nerogiano
Traduttore:
Vitangeli R.
Data di Pubblicazione:
26 febbraio 2009
EAN:

9788862510387

ISBN:

8862510381

Pagine:
475
Formato:
brossura
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Descrizione L' alchimia dell'omicidio

È il 1889 a Parigi, l'anno dell'Esposizione Universale in cui la Ville Lumière vorrebbe mostrarsi al mondo intero come la capitale vera del XIX secolo, la città del progresso e della modernità. Nellie Bly è una cronista, precisamente una giornalista del newyorchese World del signor Pulitzer. Una giornalista che è andata a caccia delle storie più stravaganti ed è al corrente di cose che inaridirebbero l'anima di chiunque. Ora Nellie, è a Montmartre snidare un'altra forza maligna che si aggira per le strade della collina famosa per i suoi artisti, i suoi poeti e le sue prostitute. Grazie a una serie di intuizioni, qualche informazione e anche una bella dose di imprudenza, ha seguito le imprese raccapriccianti di un killer da New York a Londra e ora a Parigi. Un mostro depravato assetato di sangue femminile, un alchimista dell'omicidio che, come un chimico medievale, ha una passione per il lato oscuro del sapere e colora la scienza di follia e crimine. Thriller che ci conduce al tempo di Jack lo Squartatore e della Febbre Nera, in compagnia di illustri personaggi, quali Oscar Wilde, Jules Verne e Louis Pasteur, "L'alchimia dell'omicidio" presenta "una protagonista femminile indimenticabile" (Thomas Fleming) ispirata al personaggio reale di Elizabeth Jane Cochran, la prima reporter investigativa americana che firmava i suoi articoli con lo pseudonimo di Nellie Bly.

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2 di 5 su 1 recensione

L'alchimia dell'omicidioDi Y. Sara-8 aprile 2011

Autore poco conosciuto, e leggendolo non si fatica a capire il perché. Troppo verboso, troppo contorto, troppa carne al fuoco, troppe giravolte e nessuna plausibilità o coerenza nel personaggio del cattivo, ora serial killer ora torturatore, ora bombarolo ora sterminatore di massa. Però la protagonista è simpatica - anche se la prima persona è espressa in maniera eccessivamente ingessata nel tentativo di riprodurre la mentalità dell'epoca. Finisce lasciando il lettore con la voglia di leggere le nuove avventure della protagonista, sperando che siano meno noiose e confuse di queste... Acerbo.