Un albero cresce a Brooklyn di Betty Smith edito da Neri Pozza

Un albero cresce a Brooklyn

Editore:

Neri Pozza

Collana:
Biblioteca
Edizione:
4
Traduttore:
Pietribiasi A.
Data di Pubblicazione:
1 gennaio 2008
EAN:

9788854502062

ISBN:

8854502065

Pagine:
575
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama Un albero cresce a Brooklyn

È l'estate del 1912 a Brooklyn. I raggi obliqui del sole illuminano il cortile della casa dove abita Francie Nolan, riscaldano la vecchia palizzata consunta e le chiome dell'albero che, come grandi ombrelli verdi, riparano la dimora dei Nolan. Alcuni a Brooklyn lo chiamano l'Albero del Paradiso perché è l'unica pianta che germogli sul cemento e cresca rigoglioso nei quartieri popolari. Insieme a suo fratello Neeley, Francie raccoglie pezzi di stagnola che si trovano nei pacchetti di sigarette e nelle gomme da masticare, stracci, carta, pezzi di metallo e li vende in cambio di qualche cent. Francie se ne va a zonzo per Brooklyn. Lungo il tragitto forse qualcuno le ricorderà che è un peccato che una donna così graziosa come sua madre, ventinove anni, capelli neri e occhi scuri, debba lavare i pavimenti per mantenere tutta la famiglia. Qualcun altro magari le parlerà di Johnny, suo padre, il ragazzo più bello e più attaccato alla bottiglia del vicinato, qualcuno infine le sussurrerà mezze parole sull'allegro comportamento di sua zia Sissy con gli uomini. Francie ascolterà e ogni parola sarà per lei una pugnalata al cuore, ma troverà, come sempre, la forza per reagire, poiché lei è una bambina destinata a diventare una donna sensibile e vera, forte come l'albero che, stretto fra il cemento di Brooklyn, alza rami sempre più alti al cielo.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 8 recensioni

La saga di una famiglia di emigratiDi m. Christian-18 maggio 2012

E' davvero un bel romanzo. Sebbene sia ambientato agli inizi del novecento, l'ho trovato molto attuale. Credo che per la morale ed i principi che trasmette ( l'importanza dell'istruzione e di formarsi una cultura, l'amore per la propria famiglia) sia un romanzo che dovrebbe essere consigliato nelle scuole ai ragazzi perché potrebbero veramente capire quanto amore si dovrebbe dedicare alla propria esistenza e quanto rispetto si dovrebbe trasmettere al prossimo.

Un albero cresce a BrooklynDi D. Francesca-27 febbraio 2012

Questa piccola saga familiare mi ha commosso tantissimo: in essa l'autrice, che evidentemente parla della sua infanzia in uno dei quartieri più poveri della New York di inizio Novecento, ha trasfuso la sua visione fresca, ingenua e a tratti idilliaca dei posti in cui ha vissuto, e tutti i suoi ricordi, anche di quotidianità spicciola, riescono sempre a far sognare e a emozionare.

Un albero cresce a BrooklynDi L. Maria-26 luglio 2011

Bellissimo, un feuilleton certo, ma scritto molto bene, ricchissimo di dettagli e di avvenimenti. Lo paragonerei a un vaso di fiori che inebria col suo profumo e affascina con la sua vista, recando nient'altro che piacere. Ha un po' di quella amara ironia di "Le ceneri di Angela", di quella fresca e buona ingenuità di "Il buio oltre la siepe" e un po' di quel profondo sentimentalismo "da magone" di "Amabili resti"... O meglio, forse tutti questi libri hanno un po' di "Un albero cresce a Brooklyn", dal momento che Betty Smith ha scritto nel 1947. La toccante vicenda, ambientata negli anni '20 in uno dei quartieri poveri di Brooklyn, segue l'infanzia e l'adolescenza di Francies Nolan, detta Francie, nata e cresciuta in una famiglia di ristrettezza economica (ma non mentale) , una ragazzina speciale, dotata di acutezza, fantasia, profondità e soprattutto, di estrema e inesauribile sensibilità; attorno a lei, l'amore per il padre, un "genio" viziato (e rovinato) dall'alcolismo, gi scontri con la madre, così ostinata e simile a lei, la compagnia del fratello minore, piccolo grande uomo, la presenza della zia Sissy, stralunata mangiauomini, la passione per la lettura, la volontà di emergere negli studi, i primi amori, la guerra incombente. E le batoste della vita, le cicatrici interiori, il coraggio di rialzarsi dopo ogni caduta. Raramente mi era capitato di arrivare al punto di volere così bene a un personaggio delle mie letture. Lei, Francie, mi ha fatto compagnia un po' ovunque: a casa, all'aria aperta, sui mezzi pubblici. E, mentre ero sulla metro e ho letto le ultime pagine, con quell'abbraccio finale al fratello, ho trattenuto le lacrime pensando a questa grande femmina, forte come quell'albero che, nella vicenda, hanno reciso ma che è ricresciuto. Una delizia di emozione e commozione. Ciao, Francie!

Vivo e tangibileDi G. Claudia-25 marzo 2011

Durante la lettura Francie diventa un'amica, una compagna della vita quotidiana o addirittura si diventa lei e si vive al posto suo tutte le difficoltà, le emozioni ed i "miracoli" della sua vita. All'inizio ci si sente dunque poveri e sfortunati ma pieni di spirito, alla fine tra una lacrima e l'altra si vede la propria vita prendere una forma speciale.

Un albero cresce a BrooklynDi I. Filomena-8 novembre 2010

La storia di Francie diventa la storia di ognuno di noi, perchè è lei stessa che ci porta a vivere - a condividere - le sue esperienze, a sentirci come lei e a crescere con lei. Da leggere.

Una storia toccanteDi S. Maristella-2 ottobre 2010

Ho amato profondamente questo romanzo che mi ha un po' ricordato un altro libro che ho adorato: "Le ceneri di Angela". Mi sono affezionata Francie come se fosse mia figlia ed ho lottato insieme a lei fino alla trasformazione in donna matura e forte come quello stesso albero che dal cemento soffocante è riuscito ad innalzare i propri rami al cielo.